(ASI) Perugia-– “La Uiltrasporti intende, con la presente nota, rafforzare la dura presa di posizione del responsabile del dipartimento merci e logistica Leonardo Celi in merito al grave fatto accaduto nei giorni scorsi ad Arrone, in provincia di Terni (uscita di strada ed incendio di un furgone adibito al servizio consegne).
Grazie anche alla lungimiranza del segretario di categoria Cecchetti è stata creata la figura del coordinatore dei responsabili della sicurezza, ruolo che sto ricoprendo in sinergia con gli incaricati di settore, come lo stesso Celi, Massimo Cavallo e Mirco Caini dell'area Trasporto Pubblico Locale (mia area di appartenenza lavorativa) auspicando per il futuro che la collaborazione possa essere estesa anche al di fuori della nostra specifica categoria. Non entrando nel merito dell'incidente in questione già ampiamente dibattuto, a nostro avviso bisognerebbe lavorare di più sulla informazione preventiva che sugli effetti nefasti causati dalla mancanza del rispetto delle regole vigenti in quanto la normativa in Italia c’è ed è la migliore esistente ma manca, appunto, sia la cultura in materia, sia l’effettiva applicazione delle sanzioni
previste che avviene a causa di motivazioni esterne al dettato legislativo (tribunali lenti, personale ispettivo in numero non adeguato etc.), mancanze che vengono percepite come una sorta di permesso a fare ciò che si vuole e che rafforzano quella percezione di un diffuso clima di impunità generale”.
“Se questi ultimi temi, ovviamente, esulano dalle nostre competenze specifiche, in merito alle informative invece si può lavorare dall'immediato da un lato cercando di formare i lavoratori
facendogli percepire che il rispetto degli obblighi di legge va a vantaggio della loro salute sia presente che futura mentre d’altro canto ai datori di lavoro bisognerebbe fare capire che i soldi investiti in sicurezza, soprattutto (ma non solo) nelle piccole e medie aziende, sono un investimento in capitale umano che rientrerà, in termini di produttività, nel medio e lungo periodo.
Questa breve nota vuole solamente rivolgere un invito a tutti gli attori parte in causa a lavorare insieme nel rispetto delle regole in modo che in un futuro non lontano, si spera, ci siano veramente Zero morti sul lavoro, così come recita la nostra campagna della confederazione nazionale. Purtroppo ci stiamo abituando a sentire notizie di morti sul lavoro così come le notizie sul tennis o su altre attività ludiche metabolizzandole come se niente fosse e questo non si può accettare in un paese cosiddetto civile”. Così in una nota Piero Iannini, coordinatore dei responsabili sicurezza della Uiltrasporti Umbria.