(ASI) “Siamo un Paese indipendente, libero e sovrano, non siamo una colonia, non siamo un protettorato di nessun Paese straniero”. Questo quanto ribadito dal presidente messicano Andrés Manuel López Obrador (Amlo), rispondendo ad una domanda in merito ai rapporti tra Città del Messico e gli Stati Uniti nel corso di una intervista per l’emittente Cbs.
Continuando ad esporre il suo pensiero il primo mandatario del paese centroamericano ha aggiunto: “Abbiamo un buon rapporto, ma non di subordinazione”.
López Obrador ha parlato anche della crisi dell’immigrazione, che ha raggiunto cifre record negli ultimi tre anni da quando, nel 2023, gli agenti della polizia di frontiera hanno arrestato circa 3,2 milioni di stranieri privi di documenti in tutto il paese, rispetto ai 2,7 milioni del 2022.
Amlo ha poi accusato alcuni politici statunitensi di non voler cercare il dialogo, raggiungere accordi e affrontare le cause, preferendo puntare il dito contro il nostro paese dando la colpa dell’immigrazione al Messico, criticando poi la posizione del governatore del Texas, Greg Abbott, che ha promosso politiche anti-immigrazione, come la legge SB4. “Va al Rio Grande e mette il filo spinato e fa spettacolo, questo è opportunismo, con tutto il rispetto, non è fare politica, non è serio”.
Il Capo dello Stato ha poi lanciato un’ultima frecciata a Washington parlando del problema droga ed asserendo “non abbiamo un consumo ai loro livelli perché abbiamo costumi, tradizioni e non abbiamo il problema della disintegrazione familiare”.
Fabrizio Di Ernesto - Agenzia Stampa Italia
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