(ASI) Roma - “Ministra, lei viene qui oggi a oltre un mese di distanza dalla tragedia di Firenze: questo ci dice molto sulla scarsissima considerazione che questo Governo ha per il Parlamento. In trenta minuti di parole non ha trovato un secondo per esprimere vicinanza alle famiglie degli operai che hanno perso la vita in quel cantiere; l’abbiamo invece sentita sbandierare una serie di misure non risolutive e intempestive.
Degli spot che arrivano solo a decessi avvenuti. Avete svuotato e annacquato una proposta, quella per l’introduzione dell’insegnamento della cultura della sicurezza nelle scuole, ma lei applaude. Il ministro Nordio affossa la nostra proposta di istituire una Procura nazionale del lavoro e lei non muove un dito. Questo è lo stato dell’arte. Ministra: a cosa serve introdurre la patente a crediti se poi liberalizzate i subappalti a cascata? Dall’inizio dell’anno sono aumentate le morti sul lavoro, le denunce di infortunio e le malattie professionali: ciò testimonia l’esistenza di un enorme problema di qualità del lavoro, a cominciare dalla questione salariale, davanti al quale voi vi girate dall’altra parte. Le consiglio di leggere la testimonianza di un ragazzo di 15 anni, migrante, che pur lavorando viene pagato in nero. Questo ragazzo chiede dignità e rivela tutta la sua scarsa fiducia perché, dice, ‘non c’è cosa peggiore di chi parla bene e poi ti tratta male: una vergogna per il Paese’. Ecco, ministra: voi parlate bene ma della vita di queste persone, dell’umanità e della loro libertà non vi interessa nulla”. Lo ha affermato la capogruppo del M5S in commissione Lavoro alla Camera, Valentina Barzotti, replicando in Aula all’informativa urgente della ministra Calderone sulla sicurezza sul lavoro.