(ASI) “Viviamo purtroppo in un mondo violento. L’argomento della violenza sulle donne, in particolare, è all’ordine del giorno, non ultimo l’episodio di Giulia Cecchettin, che ha toccato tutti noi nel profondo. Da tempo si parla di questa problematica. Ma paradossalmente più se ne parla e più succedono femminicidi. Bisognerebbe quindi parlarne nel modo giusto, senza generare atteggiamenti che possano amplificare il fenomeno e creare emulazione. Sono qui per testimoniare che anche io sono stata vittima di violenza, di aggressione e di persecuzione.
Le Istituzioni stanno facendo del loro meglio per fermare il fenomeno ma serve intervenire nel momento in cui si denuncia l’aggressore. Perché spesso, nel lasso di tempo che intercorre fra l’accusa e l’eventuale fermo o arresto, si verificano gli atti più pericolosi. Quindi auspico si concepiscano delle misure in grado di proteggere la persona in quel momento. Credo che chi compie atti di violenza debba essere immediatamente messo nelle condizioni di non poterli ripetere.
La legge sullo Stalking è per esempio molto importante ma anch’essa rimane incompleta nel disciplinare la fase che intercorre tra denuncia ed eventuale arresto, determinando un’assenza di protezione nei riguardi della vittima. Voglio in ogni caso ribadire che bisogna sempre e comunque denunciare, quanto meno per mettere nelle condizioni le Forze dell’Ordine di intervenire” - È quanto dichiarato da Valeria Marini, soubrette, attrice e imprenditrice, in occasione del suo intervento avvenuto presso l’Aula dei Gruppi Parlamentari della Camera dei Deputati, dove si è svolto il convegno dal titolo, “Violenza di genere. Pregiudizio e prospettive future”, a cui hanno preso parte: l’On. Gerolamo Cangiano; Aurora Ranno, Presidente Co.Tu.LeVi; l’On. Rita Dalla Chiesa; l’On. Eugenia Maria Roccella, Ministro per la famiglia, la natalità e le pari opportunità; la Dott.ssa Melita Cavallo; Prof. Filippo Milano – Medico Legale; l'Avv. Ylli Pace; Avv. Adriana Boscagli; la Dott.ssa Letizia Varano; Dott.ssa Elisabeth Rosanò; Pegah Moshir Pour; l'Avv. Romina Lanza.