(ASI) Napoli - La Sezione “Lenuccia” dell’A.N.P.I. di Napoli, invia questo Appello ai Responsabili Napoletani di Unione Popolare (UP), Partito Democratico (PD), MoVimento 5 Stelle (M5S), Potere al Popolo! (PaP!), Democrazia Autonomia (demA), Partito della Rifondazione Comunista (PRC), Partito Comunista Italiano (PCI), Partito del Sud (PdS), Sinistra Italiana (SI), Sinistra Anticapitalista (SA), Cobas ed altri Movimenti.
La Sezione “Lenuccia” dell’A.N.P.I. di Napoli, critica il bilancio della recente 80° Anniversario della commemorazione all’insurrezione di Napoli del Settembre 1943, ritenendolo estremamente negativo.
Abbiamo visto all’opera figure istituzionali e non – quelle «onnipresenti», ma sempre più conformiste e indifferenti – incapaci di cogliere l’attualità del messaggio che ci giunge da quanti, militari e soprattutto civili, votati al sacrificio estremo, furono protagonisti di quella insurrezione.
Eppure, mai come oggi, si sente, pressante, la necessità di avvertite le forze di un Governo di estrema destra, estranee e ostili ai Valori di quello che un tempo si definiva “Arco Costituzionale”, che oggi, quando diciamo «antifascismo», pensiamo anzitutto alla difesa della Costituzione, che esse intendono stravolgere.
Mai come in giorni di crisi della Democrazia andava detto che l’insurrezione spontanea durata 4 giorni, politicamente inconsapevole, realizzata da “scugnizzi” e “popolino”, non esiste.
C’è stata, invece, una Lotta di Popolo armato, consapevole ed organizzato, che, iniziata a Napoli il 9 Settembre 1943, ha liberato la città ed è giunta all’insurrezione del 25 Aprile 1945.
Una Lotta alla quale parteciparono fino alla fine anche donne e uomini che a Napoli, da soli, avevano costretto alla resa fascisti e nazisti.
Abbiamo assistito purtroppo ad una premeditata sterilizzazione degli eventi ricordati e del loro Valore rivoluzionario ed a una separazione strumentale del presente dal passato; ciò, mentre emerge chiaro il tentativo di manomettere la Storia e separarla dalla radici profonde della strage di Diritti Umani, Civili e Sociali di cui siamo spettatori e di una secessione dei ricchi, che presto ridurrà in servitù il Sud mediante l’Autonomia Differenziata, il Presidenzialismo e l’annichilimento del Parlamento.
Non a caso il presente è stato la nota più dolente di questi giorni, e non a caso per l’occasione il Governo Meloni ha inviato a Napoli la signora Rauti, che rappresenta chi nella Guerra di Liberazione era dall’altra parte della barricata, non partecipò alla stesura della Costituzione e ne rifiutò i Valori fondanti.
Noi della Sezione “Lenuccia” dell’A.N.P.I. di Napoli, abbiamo contestato i dirigenti provinciali dell’A.N.P.I., che hanno accolto la Rauti senza far pervenire al Governo una sola parola di dissenso.
Abbiamo chiesto a
Unione Popolare (UP), Partito Democratico (PD), Potere al Popolo! (PaP!), Democrazia Autonomia (demA), e alle altre Forze che si dicono pronte a difendere la Costituzione, di prendere posizione con noi, che non siamo un Partito e non intendiamo avere altro ruolo, se non quello di unire in questa battaglia le Forze Democratiche.
Sarebbero bastati 1 rigo, 2 parole, 1 simbolico presidio ed invece, tranne un netto intervento di Luigi De Magistris e un bel comunicato di Sinistra Anticapitalista (SA), ci ha risposto un silenzio angosciante!
La causa antifascista è l’unica in grado di avviare un confronto tra Forze di opposizione diverse, che dovrebbero essere unite però dai Valori che quella causa esprime.
Quelle forze, però, abbandonato il campo, hanno lasciato soli e sole donne e uomini della “Lenuccia”.
Ci chiediamo se è così che si intende affrontare la battaglia dell’Autonomia Differenziata, del Salario Minimo e del rifiuto del Presidenzialismo.
In ordine sparso?
Senza un’intesa o uno straccio di linea condivisa?
A queste domande riteniamo decisivo trovare risposte comuni, invitando a un confronto urgente le Segreterie Locali delle Forze Costituzionali.
Contiamo su una risposta immediata e positiva.
Così la nota del Presidente Giuseppe Aragno della Sezione “Lenuccia” dell’A.N.P.I. di Napoli.