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(ASI) Nonostante il vergognoso silezio dei grandi mezzi di comunicazione italiani, prosegue con successo la lotta degli Agricoltori e degli Autotrasportatori Siciliani a favore dei settori strategici della economia reale siciliana ed italiana. Due comparti vitali che vanno sostenuti, indispensabili per la sopravvivenza dell'economia dell'Isola e del Paese. Branche commerciali che , a causa della insensibilità politica, stanno precipitando sull'orlo della miseria. Urgono interventi mirati, altrimenti il disastro che ne conseguirirà è inquietante con effetti sociali negativi e scenari davvero preoccupanti.
Infatti, si lotta non solo per una battaglia di civiltà e per la sopravvivenza. Per questo numerose sono state le adesioni a questa legittima, civile, giusta protesta. Per contro si segnalano anche alcune critiche. Una fra tutte viene da Confindustria Sicilia. Pronta la replica di Martino Morsello: "Con sdegno il Movimento dei Forconi denuncia una campagna denigratoria del Presidente industriale siciliano Ivan Lo Bello e di tutti i rappresentanti di categoria per le gravi dichiarazioni diffamatorie rese alla stampa dove parlano di infiltrazioni di mafia dietro il Movimento dei Forconi. Ivan Lo Bello e i rappresentanti dei sindacati che si sono macchiati di questa infame accusa facciano i nomi e dimostrino quanto da loro dichiarato e di assumersi la grave responsabilità di simili infamanti accuse e di non essere omertosi di fronte alla popolazione siciliana che è stata ridotta alla fame dalla classe politica, dalla burocrazia con la complicità dei sindacati e della grande industria. Inizierò da stamattina lo sciopero della fame per sensibilizzare e portare a conoscenza a milioni di italiani che hanno dimostrato solidarietà condividendo le scelte del Movimento dei Forconi".
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