(ASI) “Grazie all’Ufficio Studi della Cgia di Mestre ieri abbiamo scoperto che se le banche italiane applicassero oggi gli stessi interessi del 2008 (quando il tasso di riferimento della Bce era lo stesso di oggi) sui conti correnti famiglie e imprese disporrebbero di 14,6 miliardi di euro in più e, se consideriamo il prelievo fiscale sui risparmi, anche l’Erario potrebbe disporre di risorse aggiuntive da ridistribuire alla comunità (circa 5 miliardi).
Un altro dato in più su cui ragionare per comprendere quanto la tassazione degli extraprofitti sia una misura equilibrata e di buon senso. I detrattori, invece di stracciarsi le vesti a difesa di banche e multinazionali gridando all’incostituzionalità, riflettano sulle risorse sottratte a famiglie e imprese per esclusiva decisione delle banche. Quanto all’incostituzionalità ricordiamo che chi beneficia di un aumento esponenziale dei profitti dovuto a posizioni di rendita, deve mettere in conto l’introduzione per legge di un prelievo una tantum. Una misura, quest’ultima, del tutto in linea con i principi generali richiamati anche nell’art. 2 della nostra Costituzione”. Così, in una nota, il deputato di Fratelli d’Italia, componente della commissione Bilancio, Letizia Giorgianni.