(ASI) “Le opposizioni che in questi giorni attaccano sul decreto Caivano- facendo di un tema così delicato terreno di scontro politico da campagna elettorale sulla pelle dei bambini e delle loro famiglie- farebbero bene a leggere l’intervista pubblicata oggi dal Mattino al procuratore per i minori dei Colli Aminei, Maria De Luzemberger, che coglie appieno il senso dell’intervento normativo e, ne riconosce l’importanza.
Lo scopo, come perfettamente evidenziato, è quello di porre fine soprattutto al senso di impunità che fino a ieri i minori avevano sentendosi liberi di circolare armati per le strade sapendo di non rischiare praticamente nulla. Prevedere il carcere per chi gira armato non è uno strumento di punizione per i ragazzi, come chiunque dotato di onestà intellettuale comprende. È un modo per rendere più sicuri prima di tutto loro stessi e di riflesso la comunità nella quale vivono. Solo con interventi forti e radicali, accompagnati da una seria politica di investimenti sul territorio - come quelli che il governo Meloni sta facendo a Caivano per creare centri sportivi e finanziare una rete di assistenti sociali- sarà possibile cambiare i destini di tutti i ragazzi lasciati per troppo tempo e per l’incuria dei governi precedenti in totale stato di abbandono in tutte le ‘Caivano’ d’Italia”. Così in una nota il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera dei deputati, Tommaso Foti.