(ASI) Roma - “La richiesta di sospensiva presentata dalla maggioranza contiene argomentazioni davvero fantasiose. Sul finire del documento, difatti, è scritto che l’introduzione di un salario minimo legale comporterebbe ‘un blocco della dinamica naturalmente espansiva della contrattazione collettiva, che tenderebbe ad appiattire i valori mediani verso il salario minimo stabilito dalla legge’: è evidente che chi ha scritto ciò non ha letto la nostra proposta, dov’è scritto (art. 2, comma 1) che, laddove esistenti, valgono le ‘pattuazioni di miglior favore’.
Ciò significa che non potrà mai, e sottolineo mai esserci uno scivolamento verso il basso dei salari. L’esempio della Germania, dove dopo l’introduzione del salario minimo per legge sono aumentati stipendi, Pil e occupati contribuisce ulteriormente a smentire quanto scritto nella questione sospensiva”. Lo afferma in una nota la capogruppo del M5S in commissione Lavoro alla Camera Valentina Barzotti.
“Non solo. Nel testo firmato dagli esponenti di FdI, Lega, Forza Italia e altri - riprende - è presente una seconda, palese fantasia, quando si sostiene anche che l’introduzione di un salario minimo per legge comprometterebbe le tutele contenute nei Ccnl. Sempre l’art. 2, comma 1, specifica, difatti, che ‘per retribuzione complessiva sufficiente e proporzionata alla quantità e alla qualità del lavoro prestato si intende il trattamento economico complessivo, comprensivo del trattamento economico minimo, degli scatti di anzianità, delle mensilità aggiuntive e delle indennità contrattuali fisse e continuative dovute in relazione all’ordinario svolgimento dell’attività lavorativa’ previsto dal Ccnl stipulato dalle associazioni sindacali e datoriali comparativamente più rappresentative a livello nazionale operanti in un determinato settore. Queste fake news non fanno che amplificare i nostri sospetti: la maggioranza ha voluto fermare la discussione della pdl perché non ha nessuna soluzione né proposta” conclude Barzotti.