(ASI) “La procura di Latina chiude le indagini relative alla vicenda sulla mala gestione della cooperativa Karibu, notificando gli avvisi di chiusura ai familiari del deputato Soumahoro, moglie suocera e cognato.
Respinta anche dal tribunale del riesame la richiesta di annullamento della misura cautelare e i giudici hanno sottolineato la spregiudicatezza nell’utilizzo dei fondi che avrebbero dovuto essere destinati ai migranti e che invece sono stati utilizzati per scopi personali e acquisto di beni di lusso. Pur attendendo gli esiti del giudizio e considerando i protagonisti innocenti sono a sentenza definitiva, questo fatto mette in luce un problema politico evidente: la gestione territoriale dei migranti può diventare e spesso diventa un business enorme che ingrassa le casse di cooperative senza scrupoli. Come disse Buzzi intercettato nei noti fatti di Roma capitale “con gli immigrati si fanno molti più soldi che con la droga”. Denunceremo con forza ogni deviazione nella gestione dell’accoglienza, che spesso con l’ipocrita maschera del buonismo immigrazionista è orientata solo a lucrare sull’immigrazione”.
Lo dichiara in una nota la deputata di Fratelli d’Italia, Sara Kelany.