(ASI) Chiedendo che si investa con più forza nel sistema di supporto e intervento per le persone affette da disturbi dello spettro autistico e i loro familiari, potenziando la rete dei servizi a partire da quelli sanitari, pedagogico- educativi, psicologici e sociali, pubblici ed integrati dal privato sociale.
Con una platea di casi di disturbo dello spettro autistico molto grande e in fortissimo aumento, che chiedono precocità e intensività di presa in carico ed intervento, la grave carenza di operatori pubblici, la necessità di reclutamento, formazione e aggiornamento specifici degli stessi, l’integrazione e coordinamento dei servizi col potenziamento anche degli strumenti di co-programmazione e co-progettazione disponibili, appaiono un orizzonte non più rinviabile. Implementare la rete di tali servizi, anche attraverso le indicazioni di strumenti come le Linee Guida in oggetto, andrebbe chiaramente indicato come obiettivo cui tendere nella prospettiva, non trascurabile, di superare la frammentazione e le disuguaglianze che, sul territorio nazionale, non garantiscono parità di accesso, presa in carico, cura e dunque prospettive di vita migliori al mondo dell’autismo, persone sofferenti e le loro famiglie. Secondo il XII° rapporto di monitoraggio della Convenzione sui diritti dell'infanzia e dell'adolescenza, infatti, la disattenzione, la scarsa allocazione di risorse e la grave disomogeneità nell’organizzazione della rete di servizi, continua a rappresentare una criticità in Italia tale da compromettere, anzichè garantire, la diffusione e il consolidamento della necessaria rete di professionalità e strutture in numero adeguato a rispondere alle richieste, incidendo negativamente anche sull'individuazione precoce dei bambini affetti da tali patologie, in contrasto con la consapevolezza che soltanto la loro rapida presa in carico può consentire una crescita della percentuale di risultati ottimali e agevolare il riconoscimento di quei segnali predittivi di un miglioramento nel singolo bambino, ponendo così le basi per la definizione di un programma di trattamento individualizzato utile altresì a favorire l'integrazione del minore in ogni settore della società, compresa quella scolastica. Appare tuttavia chiaro che gli interventi richiesti non possano essere sostenuti dalle sole famiglie, alle quali Cisl Fp si unisce per dar voce e sostenere, per quanto di propria competenza, il perseguimento di obiettivi che riconosce come propri quali quelli di diritto alla salute, prossimità, solidarietà, inclusione sociale.