1) Per la prima volta un Partito erede del Movimento Sociale Italiano, Fratelli d'Italia, è il Partito di maggioranza relativo nel Paese.
2) Si tratta delle elezioni politiche con la percentuale di astensionismo più alta, infatti ha votato solo il 64% degli aventi diritto.
Prima di esaminare il voto nel dettaglio di tutte le principali formazioni politiche riuscite a presentarsi ai nastri delle urne, esaminiamo i suddetti punti:
1) È una donna, Giorgia Meloni, a condurre Fratelli d'Italia, Partito che ha ben salda alla base del suo simbolo la Fiamma Tricolore, ad essere il movimento politico più votato col 26%. Il Partito della tradizione italiana della destra sociale e destra nazionalista, preservando l'idea sovranista della tutela preminente degli interessi della Nazione Italiana in Europa, ha abbandonato l'idea di uscire dall'Unione Europea e dalla Nato, per cercare di sviluppare una politica di rilancio internazionale euro - mediterranea dell'immagine e della potenza italiana attraverso il Patto del Quirinale Italo - francese e attraverso l'alleanza con gli Usa, di cui l'Italia è un fedele alleato. Il Partito della Meloni è stato votato dagli Italiani stufi di dieci anni di governi tecnici voluti dall',##?—che hanno minato dalle fondamenta la società italiana è messo in discussione in nome della cultura globalista le tradizioni della Nazione Italiana che vanno preservate.
Segno dei tempi che cambiano, potrebbe toccare a questa donna, Giorgia Meloni, diventare il futuro Presidente del Consiglio (il primo donna della storia dell'Italia) di quello che si accingerebbe ad essere il Governo italiano più a "destra" dai tempi di Mussolini che dovrà fare quelle riforme per ridare un po' di ordine sociale e morale alla società italiana, districandosi come una barca che naviga a vista nella nebbia facendo attenzione a non scontrarsi troppo con le consorterie di potere ed interesse interne ed esterne che limitano oggi la sovranità dello Stato Italiano. Da una maggioranza di destra che ha i numeri per legiferare sia alla Camera, sia al Senato ci si aspettano delle riforme che garantiscano una maggiore stabilità al Paese e in tal senso uno dei "cavalli di battaglia" di Fratelli d'Italia di cui si inizia già a parlare è sicuramente una riforma di governo di tipo presidenzialista stile statunitense o più probabile semipresidenzialista tipo alla francese.
2) L' astensionismo è il vero vincitore di queste elezioni con circa il 46% degli aventi diritto al voto che non si sono recati alle urne. Questo rappresenta il dato più alto di sempre. Quali potrebbero essere le cause di tale fenomeno: sicuramente la riduzione del numero dei rappresentanti in Parlamento dei territori con le riforme fatte e i governi tecnici trasversali di larga intesa che hanno stravolto il responso delle urne, hanno allontanato la politica elettoralistica dal cittadino e dal cosiddetto "Paese Reale". Un altro fattore che ha favorito l'astensionismo è sicuramente l'anomalia di una campagna elettorale durata solo un mese. Inoltre, c'è da dire che esiste una larga fascia della popolazione, soprattutto giovanile che è completamente amorfa dalla cultura politica e dalla tradizione italiana che non ha votato. Sono dati di affluenze alle urne più simili a quelli delle elezioni presidenziali statunitensi che a quelli europei. La stabilità di governo sarà necessaria ancora di più per affrontare le emergenze quali la guerra in Europa e la crisi energetica.
A questo punto non ci resta che analizzare caso per caso i verdetti di queste elezioni politiche 2022:
IL CENTRODESTRA VINCE TRAINATO DALLA LOCOMOTIVA FRATELLI D'ITALIA
Col 44% dei consensi, l'8% in più del 2018, il centrodestra si aggiudica la maggioranza assoluta sia in Senato sia alla Camera e può dare al Paese, salvo scossoni traumatici, una maggioranza stabile in Parlamento. La "parte del leone" dovrebbe farla Fratelli d'Italia che ha circa il triplo dei voti dei suoi alleati, La Lega e Forza Italia, rispettivamente al 9% e all'8% che pagano, in particolar modo il Carroccio di Matteo Salvini, l'appoggio al Governo Draghi e l'abbandono di parte della linea sovranista in Europa. Infatti, se Forza Italia bene o male conferma i suoi voti, la Lega esce dal responso delle urne fortemente ridimensionata, perdendo una infinità di consensi passando dal 17% delle politiche del 2018, al 34% delle europee del 2019, fino al modesto 9% di oggi. Un risultato, quello della Lega, molto deludente, lo sa bene anche il "Capitano" Matteo Salvini che si è guardato bene da commentarlo pubblicamente e di rimarcare solo le cose positive cioè la vittoria del centrodestra che porterà la Lega a far parte della prossima coalizione di governo. Non si esclude un regolamento dei conti in seno alla Lega con la messa in discussione della leadership politica di Salvini.
IL CENTROSINISTRA UNITO RAGGIUNGE QUASI I VOTI DI FRATELLI D'ITALIA COL PD QUASI AL MINIMO STORICO
La coalizione del Centrosinistra col 25% circa dei voti, è abbondantemente sotto il centrodestra e a testimonianza della debacle c'è che esaminando bene il risultato, il centrosinistra nel complesso sfiora solo i voti di Fratelli d'Italia, il Partito di maggioranza relativa e il primo nella coalizione di centrodestra.
La segreteria PD di Letta é al tramonto come da lui stesso anticipato, col Partito Democratico che si conferma sostanzialmente ai minimi storici delle elezioni del 2018, all'epoca al 18,7%, oggi poco di più al 19% dei voti. Sarà un congresso a stabilire chi sarà il nuovo segretario del PD. Quasi del tutto inconsistente alla coalizione l'apporto delle liste della sinistra progressista, col la lista "Sinistra Italiana e j Verdi" che supera a mala pena la soglia di sbarramento per entrare in Parlamento (3,63% dei consensi), mentre +Europa, il Partito di Emma Bonino si ferma al 2,83 con i suoi voti che vengono redistribuiti al resto della coalizione. Non raggiunge la soglia di sbarramento nemmeno Impegno Civico la formazione politica creata da Luigi Di Maio che resta fuori dal Parlamento.
Il risultato deludente della Sinistra è sintomatico di come le riforme "progressiste" portate avanti in seno ai governi che si sono succeduti negli ultimi anni, non sono assolutamente sentite come indispensabili dalla stragrande maggioranza del "Paese Reale".
IL MOVIMENTO 5 STELLE RACCOGLIE I VOTI DEI PERCETTORI DEL REDDITO DI CITTADINANZA, PRIMO PARTITO AL SUD E VERO ANTAGONISTA DEL CENTRODESTRA.
Grande rimonta del redivivo Movimento 5 Stelle di Giuseppe Conte che ottiene il 15,4%, invertendo una rotta negativa che sembrava inarrestabile dalle elezioni europee del 2019. Il Movimento 5 Stelle si candida ad essere il vero oppositore al centrodestra, risultando il primo Partito al Meridione d'Italia, con una forchetta fra il Nord e il Sud del Paese che rischia di allargarsi ulteriormente se dopo il Covid precipiterà ulteriormente la situazione economica in Italia con la crisi energetica e il Paese che rischia di spaccarsi in due.
RISULTATO AL DI SOTTO DELLE ASPETTATIVE PER AZIONE POLITiCA ED ITALIA VIVA
ll Terzo Polo di Centro nato dall'alleanza fra i Partiti di Matteo Renzi e Carlo Calenda ottiene il 7,7% dei consensi, non ottenendo il prefissato 10% dei voti, ma avvicinandosi al risultato di Forza Italia, rappresentando un valido punto di riferimento per l'elettorato moderato.
IL MOVIMENTO DI CATENO DE LUCA SBARCA IN PARLAMENTO
Grande risultato per la lista "Sud chiama Nord" del già Sindaco di Messina Cateno De Luca che praticamente da solo "sbarca" in Parlamento con Dafne Mussolino al Senato e Francesca Gallo alla Camera.
IL FLOP DEGLI ALTRI MOVIMENTI SOVRANISTI
Non entrano in Parlamento gli altri movimenti sovranisti "Italia Sovrana e Popolare" di Rizzo, "Alternativa per l'Italia" di Adinolfi,l e Di Stefano, "Italexit" di Paragone e "Vita" della Cunial. Spiegherò in un articolo specifico la loro situazione.
COMMENTO
Il Governo del Centrodestra garantirà una stabile maggioranza all'Italia, salvo colpi di testa della magistratura o delle pizze mosse magistralmente dalla Sinistra quando è all'opposizione. La vittoria del Partito della Meloni è ben vista a livello internazionale soprattutto dagli Usa che hanno come maggiori alleati in Europa governo sovranisti integrati nella Nato che vogliono fare valere le loro ragioni in Europa contro lo strapotere tedesco e sono "falchi" verso la Russia.