(ASI) Roma - Marco Di Stefano, capogruppo Udc-Forza Italia in Assemblea Capitolina, rassegna le dimissioni dalla Commissione Speciale PNRR.
“Non sono mai stato un sostenitore delle Commissioni consiliari speciali istituite all’inizio di questa consiliatura” dichiara il consigliere in una nota “perché temevo – come è poi realmente accaduto – che fossero solo ‘strutture’ finalizzate a ‘compensare’ qualche consigliere non soddisfatto dotandolo di una segreteria, di fondi pubblici, e di un piccolo spazio politico autoreferenziale. Si guardi ad esempio alla presentazione del dossier Expo 2030 a Parigi da parte del Sindaco: dopo aver voluto fortemente come Presidente della Commissione Roma Expo 2030 la collega Virginia Raggi, Gualtieri non l’ha neppure invitata a far parte della delegazione che si è recata in Francia”.
“La Commissione PNRR” aggiunge il capogruppo “si sta rivelando, a mio parere, totalmente ininfluente sul percorso della nostra città, mentre dovrebbe servire a rinnovarla attraverso investimenti e opere di portata straordinaria. Riunioni a volte interminabili, al punto che quasi tutti i commissari, dopo i ‘canonici venti minuti’ di presenza, smettono di seguire; è evidente che si sentono poco coinvolti, perché si rendono conto di essere totalmente ininfluenti sugli indirizzi politici presi, mentre dovrebbero tutti partecipare alla loro definizione, come sarebbe legittimo per chi ha ricevuto il suo mandato dai cittadini romani”.
“In ogni riunione, una serie infinita di audizioni, in particolar modo di docenti universitari, su scelte già compiute” incalza Di Stefano. “Troppe volte noi consiglieri d’opposizione siamo risultati quasi come degli ‘infiltrati’ in riunioni simili a riunioni di maggioranza, se non addirittura di partito, e molto raramente abbiamo avuto, in questi mesi, la possibilità di incidere in Commissione con le legittime istanze dei territori che rappresentiamo”.
“Per tutti questi motivi” conclude il consigliere “ho deciso di rassegnare le mie dimissioni dalla Commissione Speciale PNRR, con l’invito a tutti i suoi componenti a fare una seria riflessione sulle problematiche emerse”.