(ASI) Roma - “Vogliamo che la società italiana progredisca, cresca, si sviluppi, esca dal suo usuale ingessamento? Abbiamo bisogno di meno Stato e più Libertà in tutti gli ambiti della vita sociale. Solo una minor presenza dello Stato nella vita economica, privata e sociale degli Italiani potrà consentire loro di creare maggior progresso sociale e ricchezza per il Paese intero.
È questa la sintesi del nostro appello rivolto a candidati e formazioni politiche, in considerazione del fatto che la maggioranza assoluta dei nostri aderenti e simpatizzanti non trovano ad oggi tutte le idee portate avanti da Milton Friedman in alcun programma politico per questa tornata elettorale. Alcuni temi che ha portato avanti Milton Friedman con i suoi lavori di economista e divulgatore si possono ritrovare nei programmi di alcuni partiti, mentre altri in quelli dei partiti a loro avversi, ma la coerenza di pensiero e la linearità delle teorie liberali e liberiste di Friedman e quindi del nostro Istituto sta in un ragionamento d’insieme che ad oggi nessuno sta portando avanti. Al momento siamo politicamente orfani. Flat tax, stop assistenzialismo, liberalizzazioni, meno burocrazia, più diritti individuali, meno spesa pubblica, basta proibizionismo e difesa del libero mercato sono punti imprescindibili per un programma per il Paese che si voglia definire coerentemente liberale e liberista. Auspichiamo che qualcuno vorrà cogliere queste nostre riflessioni quali spunto per una svolta che tenga seriamente in considerazione Friedman quale punto di riferimento culturale” - Così in una nota, Alessandro Bertoldi, Direttore esecutivo dell’Istituto Milton Friedman Institute.