(ASI) "La Corte Suprema degli Stati Uniti d’America ha deciso che l’aborto non è (più) un diritto costituzionale. Significa che i singoli Stati americani posso decidere liberamente se e come fare leggi in merito.
I cittadini detteranno la linea alle elezioni. Non si tratta di una vittoria piena, perché nessuno, nemmeno una maggioranza democratica, può disporre della sacralità della vita umana. Il traguardo resta il rispetto universale del diritto a nascere di ogni essere umano, e l’abrogazione totale dell’aborto. La sentenza però è epocale: tredici Stati hanno già iniziato a limitare o vietare l’aborto, e altri si stanno muovendo. Appena appresa la notizia ho registrato un breve messaggio per spiegarti perché questa sentenza può avere un impatto anche in Italia.
Il fronte progressista e abortista in America e in tutto il mondo è letteralmente indemoniato. Per loro l’aborto è un dogma intoccabile, e ieri ha subito un colpo durissimo (a favore della Vita). I collettivi femministi pianificano di assaltare le Chiese, gli uffici pro-vita e le stesse abitazioni dei giudici della Corte. Decine di politici, attori, cantanti, scrittori, artisti, giornalisti, sportivi di tutto il mondo hanno rilasciato dichiarazioni dai toni tragici e isterici. L’Alto Commissario per i Diritti Umani dell’ONU, Michelle Bachelet, ha definito la sentenza “una grave battuta d’arresto per la tutela della salute e dei diritti sessuali e riproduttivi (...) e un duro colpo per i diritti umani delle donne”.
Per l’ONU - che dovrebbe garantire la pace nel mondo - i diritti dei bambini innocenti e indifesi nel grembo materno non contano, non esistono. E poi ci meravigliamo se il mondo sta piombando verso la terza guerra mondiale. Ieri è iniziata una Riscossa della Vita che dobbiamo portare anche in Italia. La Legge 194 che nel 1978 ha legalizzato l’aborto in Italia non è intoccabile. Può essere abrogata. Può esserlo, e un giorno lo sarà. Vogliamo che l'aborto non diventi solo illegale, ma impensabile. Non importa quanto tempo servirà. Accadrà. Accadrà perché le menzogne abortiste non reggono più il confronto con le evidenze scentifiche sulla realtà dell’aborto e sull’inizio della vita umana. Accadrà perché le menzogne abortiste hanno lasciato morti e feriti dietro di sé, soprattutto a danno delle donne che promettevano di “liberare”.
Accadrà perché le menzogne abortiste hanno nascosto per decenni interessi economici miliardari ormai sotto gli occhi di tutti. Accadrà perché sta già crescendo una nuova generazione pro-vita che contesta la radicale incompatibilità dell’aborto con una società giusta, civile, equa, solidale e realmente umana. Accadrà perché io e te oggi ci impegniamo a batterci, nel nostro piccolo, perché la vita umana torni ad essere protetta in Italia sin dal concepimento. Pro Vita & Famiglia esiste perché questo nostro impegno - mio e tuo - sia pianificato, organizzato, coordinato al meglio e raggiunga, infine, il traguardo sperato." Così la nota di Jacopo Coghe, Portavoce Pro Vita & Famiglia, espressa nel bollettino dell'asociazione.
Il messaggio di Jacopo Coghe, Portavoce Pro Vita & Famiglia youtu.be/Av7TbToEcog