(ASI) Roma - "Era (European Railway Agency), l'Agenzia europea per le ferrovie, impone alcune modifiche dell’attuale normativa nazionale che potenzialmente espongono a varie criticità gli standard di sicurezza vigenti nel nostro Paese in ambito ferroviario".
A denunciarlo unitariamente la Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti in merito all’interlocuzione in corso tra le organizzazioni sindacali e l’Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie e delle infrastrutture stradali e autostradali (Ansfisa) sulla nuova bozza di Regolamento circolazione ferroviaria, chiedendo che "nelle more dell'interlocuzione tra Governo e commissione europea si intervenga per far mantenere in vigore l’attuale regolamento di circolazione ferroviaria”.
“Nei fatti - spiegano le organizzazioni sindacali - il nuovo regolamento lascerebbe alle singole imprese ferroviarie la facoltà di avere a bordo il capo treno, la figura abilitata a funzioni essenziali per la sicurezza. Oppure, per contenere i costi di produzione, nel regolamento il capotreno potrebbe essere sostituito con la tecnologia, non considerando che ci sono incombenze del capotreno, non sostituibili con la tecnologia e indispensabili per mantenere elevati standard di sicurezza, come ad esempio l’incarrozzamento dei viaggiatori e l’evacuazione ordinata in galleria in caso d'inconveniente. In definitiva si vuole cancellare la figura del capotreno senza definire il soccorso al macchinista sui servizi ad agente solo, ignorando i pericolosi effetti sulla sicurezza dei lavoratori e dei viaggiatori". "Si sta concretizzando - concludono Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti - il tentativo di diminuire i livelli occupazionali e di affidare alle singole società ferroviarie la gestione della sicurezza".