(ASI) "Credo che dagli incontri di Bruxelles sia scaturito un messaggio molto netto: non solo la volontà di difendere l'Euro e la fiducia nella salvaguardia di questa storica conquista, ma anche un grosso passo in avanti verso la cosiddetta unione di bilancio, cioè verso il superamento di una linea di condotta che non ha saputo, partendo da Maastricht, accompagnare alla Unione monetaria anche un'Unione economica.
Credo che questo sia il messaggio che può anche creare fiducia nell'Unione europea". Lo afferma una nota rilasciata dalla Presidenza della Repubblica riassumendo quanto detto da Giorgio Napolitano rispondendo, al termine della sua visita a Napoli, alle domande dei giornalisti in merito al vertice svoltosi a Bruxelles. "La Gran Bretagna si è spesso dissociata- aggiunge il Presidente- Anche quando ha firmato un trattato, su diverse clausole ha marcato un dissenso e un distacco. Comunque, si è fatto ogni sforzo perché anche la Gran Bretagna aderisse a questo nuovo patto di bilancio che chiamiamo fiscal compact. Non si è riusciti, se ne è preso atto e si è andati avanti. L'importante è che l'Europa non si fermi, sappia fronteggiare anche questo dissenso, senza dare l'impressione di incertezze e tendenze alla frammentazione. L'importante, mi permetto di sottolineare, è guardare avanti, al di là dell'esito che avrà in Parlamento il confronto sul decreto. Questo provvedimento è soltanto un primo passo del nuovo governo. Le esigenze italiane sono parte del quadro europeo e il quadro europeo è qualcosa da cui non possiamo prescindere per affrontare per qualsiasi problema. Naturalmente è evidente che se bisogna abbattere il debito pubblico e bisogna raggiungere il pareggio di bilancio nel 2013 - e questi sono impegni inderogabili per l'Italia - ne derivano anche degli effetti restrittivi sulle possibilità di spesa. Adesso l'importante sarà salvaguardare tutte le possibili opportunità ed esigenze di investimento per la crescita guardando soprattutto alle nuove generazioni. Questa mattina ho incontrato il Presidente della Regione e il Sindaco che mi hanno rappresentato problemi di varia natura, che sono anche inerenti all'attuazione del decreto e, in modo particolare, all'utilizzo dei fondi strutturali ed europei. Credo che ci saranno iniziative del governo in pochissimo tempo con il coinvolgimento delle Regioni dell'Italia meridionale che sono ancora nel cosiddetto 'Obiettivo 1', cioè che hanno titolo all'uso di questi fondi". L'incontro con le organizzazioni sindacali Cigil, Cisl, Uil e Ugl ha: "in larga misura confermato il quadro delle preoccupazioni e delle fragilità della situazione napoletana. Ho trovato un grande senso di consapevolezza e di responsabilità tra i dirigenti sindacali di tutte le organizzazioni".Il Capo dello Stato ha quindi auspicato che ci sia l'apertura, "come chiedono Sindaco, il Presidente della regione e sindacati, di un dialogo tra il nuovo governo e le istituzioni rappresentative e le forze sociali di Napoli".
ASI precisa: la pubblicazione di un articolo e/o di un'intervista scritta o video in tutte le sezioni del giornale non significa necessariamente la condivisione parziale o integrale dei contenuti in esso espressi. Gli elaborati possono rappresentare pareri, interpretazioni e ricostruzioni storiche anche soggettive. Pertanto, le responsabilità delle dichiarazioni sono dell'autore e/o dell'intervistato che ci ha fornito il contenuto. L'intento della testata è quello di fare informazione a 360 gradi e di divulgare notizie di interesse pubblico. Naturalmente, sull'argomento trattato, il giornale ASI è a disposizione degli interessati e a pubblicare loro i comunicati o/e le repliche che ci invieranno. Infine, invitiamo i lettori ad approfondire sempre gli argomenti trattati, a consultare più fonti e lasciamo a ciascuno di loro la libertà d'interpretazione