(ASI) “La ragione portante della mia scelta politica riguarda la posizione ondivaga del Movimento cinque Stelle sull’adesione alle famiglie politiche europee.
A mio avviso, non è possibile provenire dal gruppo degli euroscettici e chiedere indistintamente di aderire ai liberali prima, ai Verdi e al Partito socialista europeo dopo. Ma il momento di scissione tra me e il M5S è stato raggiunto durante il voto al Quirinale, dove ho sostenuto in solitudine Elisabetta Belloni andando contro le direttive.” Così durante un’intervista a Radio Radicale l’On. Francesca Troiano in merito alla scelta di lasciare il M5S ed entrare nel gruppo misto. “Credo che, in questo momento in particolare, il ceto medio sia quello più colpito pur essendo la spina dorsale della nostra società - continua Troiano che sottolinea - e oggi rischia di scivolare nella povertà sociale. Reputo indispensabile questo passaggio: per ridistribuire equamente la ricchezza bisogna produrla, e noi dobbiamo mettere i nostri imprenditori in condizioni di produrre serenamente la ricchezza”. E a proposito del suo futuro politico “bisogna riprendere il concetto di Partito Europeo. Guardo con molta attenzione all’evoluzione di Renew Europe e spero, in ottica riformista e liberale, che ci sia un buon passo in avanti. Il gruppo misto non è un ghetto o qualcosa di cui vergognarsi. Dobbiamo uscir fuori da questa descrizione. Non aderirò ad altri gruppi o componenti, adesso sto lavorando ad un progetto politico riformista, liberale e popolare con prospettiva che immagini la formazione degli Stati Uniti di Europa” ha concluso.