(ASI) Torino - “Un’altra sentenza di civiltà frena la guerra arcobaleno contro la natura: i figli nascono da un padre e da una madre, e non si possono manipolare i documenti anagrafici dei bambini per occultare questa verità.
A chi parla di difendere i diritti dei minori ricordiamo che a violare i loro più essenziali diritti è chi li priva per sempre della mamma o del papà grazie a cui sono al mondo. Speriamo che la Cassazione faccia tesoro di questa pronuncia per ripristinare una corretta interpretazione del diritto italiano su questi temi”, così in una nota Jacopo Coghe, portavoce di Pro Vita & Famiglia, commenta la decisione della Corte d’Appello di Torino di rigettare il ricorso del Comune che aveva validato la trascrizione del doppio cognome per i “figli” delle coppie omogenitoriali.
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