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(ASI) "La richiesta di arresto del deputato del Pdl Nicola Cosentino riapre la ferita della collusione tra politica e criminalità organizzata. Ora mi aspetto che il parlamento voti a favore e sono curioso di assistere al doppio salto mortale della Lega che, solo un anno fa, ha negato l'utilizzo da parte dei magistrati delle intercettazioni dell'ex sottosegretario, ostacolando la giustizia e infangando l'etica pubblica".
Lo dichiara il presidente del Gruppo Italia dei Valori al Senato, Felice Belisario, che aggiunge: "Non ci sono più scuse: Cosentino deve dimettersi e farsi processare. Non si può restare in parlamento con l'accusa di aver agevolato gli interessi del clan camorristico dei Casalesi. Se non sarà lui a togliere il disturbo, dovrà essere la Camera ad autorizzarne l'arresto per difendere un principio di democrazia: su chi si occupa della cosa pubblica non deve esserci neanche l'ombra di un sospetto. E sul 'partito degli onesti', come Alfano chiama il Pdl, pesano come un macigno gravissime ambiguità. I cittadini - conclude Belisario - hanno il diritto di avere un parlamento pulito e norme più severe per scardinare il sistema di connivenze tra politica e malaffare. Fuori le mafie dallo Stato".
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