(ASI) Roma - "Nella notte, in sede di discussione del DL Milleproroghe, è stato approvato l’emendamento del MoVimento 5 Stelle soppressivo dell'art. 21 che prevedeva lo spostamento di 575 milioni di euro dalle bonifiche all’attività produttiva dello stabilimento ex ILVA.
Abbiamo così restituito le risorse alle bonifiche e garantito ai lavoratori di Ilva in amministrazione straordinaria di poter essere riqualificati e reimpiegati. Il MoVimento 5 Stelle ha confermato le promesse fatte. Abbiamo difeso le bonifiche dell’area più inquinata d’Europa e salvaguardato la possibilità di riqualificare e reimpiegare gli oltre 1.000 lavoratori di Ilva, da anni in attesa di un lavoro. Non è più possibile sacrificare la tutela dell’ambiente e della salute per un imprecisato e indefinito processo di decarbonizzazione. La proposta normativa era inaccettabile e offensiva, così come abbiamo detto per primi sin dall’inizio, per una città che ha già sacrificato la vita di tanti cittadini e la sua storia".
Lo afferma in un comunicato stampa il senatore Mario Turco, vicepresidente M5S e già Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri nel Governo Conte II.
"Adesso - prosegue Turco - è il momento di realizzare e accelerare le bonifiche pianificate e finanziate da tempo. Taranto non può più aspettare. È il momento anche di dare risposte ad un territorio che ha nutrito la speranza di un processo di riconversione economica, sociale e culturale, avviato dal governo Conte II con il “Cantiere Taranto”, ma che adesso si è fermato. Arrestare questo processo di diversificazione economica e di riqualificazione sociale e culturale significa non aver compreso la complessità dei problemi di Taranto. Sulle prospettive dello stabilimento siderurgico non possiamo accettare soluzioni di riconversione industriale, nella prospettiva della decarbonizzazione, su cui peraltro si nutrono forti dubbi di sostenibilità economica e di cui non si conoscono i contenuti dell’investimento, il fabbisogno finanziario complessivo, il piano industriale, gli obiettivi produttivi, la relativa valutazione di convenienza economica, senza un rafforzamento della tutela ambientale e della salute pubblica. Per questo il MoVimento 5 Stelle continuerà a sostenere che qualunque processo di riconversione industriale debba prevedere l'introduzione della Valutazione integrata di impatto ambientale e sanitario (VIIAS), in modo da prevenire rischi alla salute dei cittadini e danni all’ambiente. Non è infine accettabile - conclude il senatore M5S - qualsiasi forma di precarietà gestionale e strategica che non garantisca sostenibilità, certezza nei pagamenti, stabilità del lavoro e prospettive di sviluppo del territorio. È il momento che lo Stato si assuma la responsabilità di dare risposte definitive e di garantire soprattutto adeguate risorse alle urgenti necessità".