(ASI) "La norma del milleproroghe che sposta dalle bonifiche 575 degli oltre 1.100 milioni sequestrati ai Riva non è nè accettabile nè giustificabile. Voglio sperare che si sia trattato di un equivoco nel governo e si faccia immediata chiarezza attraverso un chiarimento del Ministero dello Sviluppo Economico.
Le bonifiche interne ed esterne sono in ritardo a causa dell’incapacità dei diversi protagonisti che rispondono al Governo, ma i ritardi non giustificano in alcun modo un’azione di questo tipo. Se non funziona l’amministrazione straordinaria si interviene sulle procedure oppure si cambia, ma non si spostano le risorse. Così come se non funziona il commissario alle bonifiche esterne si interviene su regole e tempi, ma non si cercano scorciatoie incomprensibili. Non vorremmo che la norma fosse un tentativo di recuperare risorse rispetto al ritardo sull’adempimento contrattuale per l’accordo transattivo con Mittal. Vogliamo sperare che quella norma inserita improvvisamente nel decreto proroga termini, inaccettabile sul piano politico, ambientale ed etico, sia il frutto di un infortunio tra gli attuali addetti ai lavori che avrebbero fatto bene ad approfondire prima e meglio la condizione complessiva di Taranto. Per oltre un anno e mezzo il Governo Conte 2 ha istruito, attraverso il Tavolo Taranto, una serie di investimenti che ora vanno attuati. Abbiamo atteso con pazienza segnali che non sono arrivati e non aver nemmeno previsto le risorse per i Giochi del Mediterraneo assegnati a Taranto conferma la necessità di riattivare con urgenza a palazzo Chigi il tavolo Taranto. In attesa di un confronto urgente sugli investimenti relativi alle bonifiche interne ed esterne dell’ex Ilva, di un aggiornamento del piano industriale di acciaierie d’Italia e di un rilancio degli investimenti del Tavolo Taranto, presenteremo un emendamento soppressivo di questa norma e sosterremo emendamenti simili che le diverse forze politiche presenteranno". Così Francesco Boccia, ex Ministro per gli affari regionali, deputato pugliese del PD e componente della Segreteria nazionale.