(ASI) Il 31 dicembre 2021 giorno in cui arriverà la scadenza delle domande che fa riferimento al Decreto Legge numero 4/2019 quel Decreto voluto ,sostenuto e sottoscritto dai Vice Ministri dell’epoca Di Maio (Cinnquestelle) e Salvini (Lega).
Un Decreto che nella prima parte emana norme sul Reddito di Cittadinanza , e nella seconda stesura emana norme relative al Riscatto della Laurea e, specialmente, al Riscatto dei Vuoti Contributivi ovvero all’assenza contributiva tra un lavoro e l’altro.
Dal sito sito dell’Inps tramite il link: https://www.inps.it/prestazioni-servizi/riscatto-dei-periodi-non-coperti-da-contribuzione l’Ente informa che il riscatto dei periodi non coperti da contribuzione è una facoltà che permette di riscattare, in via sperimentale per il triennio 2019-2021 e nella misura massima di cinque anni, periodi non soggetti a obbligo contributivo e non già coperti da contribuzione, comunque versata e accreditata, presso forme di previdenza obbligatoria.
Riprendendo dalle dichiarazioni dei redditi il 50% spalmati in 5 anni della contribuzione versata relativa al calcolo che comunicherà l’Inps al richiedente in virtù dei vuoti contributivi dichiarati e poi verificati dall’Istituto Previdenziale.
MA CHI PAGHERÀ LE PENSIONI FUTURE VISTA LA DENATALITÀ?
La risposta è opportuno lasciarla alle Sigle Sindacali, preoccupate da decenni – e tra i molteplici problemi Lavorativi ed economici – di questa particolare casistica. Con un Governo che spesso risulta latitante sul problema.
Tra le righe – ed inutile nasconderlo – l’Inps ha un enorme deficit che nel futuro salderà lo Stato togliendo importanti risorse alla società, iniziando da Salute e Lavoro.
Il neo Assegno Familiare non risolverà la denatalità in quanto è il nulla rispetto ad un vero Reddito di Maternità come lo ha spesso dichiarato il politico Mario Adinolfi.
E forse risulta opportuno togliere in parte ad uno stantio Reddito di Cittadinanza per creare un Reddito di Maternità finalizzato a far risollevare le nascite, l’economia e la società, tutta.
Rosario Murro - Agenzia Stampa Italia