Giuseppe Gennuso, dottore commercialista impegnato nel sociale e vicino al mondo cattolico, è il Presidente Provinciale del Movimento Cristiano Lavoratori di Palermo. Segretario di MCL Sicilia, è anche componente del Consiglio Nazionale.
1. MCL ha tante sedi in Italia così come sparse per il mondo. Il comune denominatore di tutte è il servizio e l'assistenza al cittadino, così come all'agricoltore, all'artigiano e al piccolo imprenditore, in un'ottica strettamente legata ai valori della Dottrina Sociale della Chiesa. Ci spiega come agite su Palermo e quali sono i problemi che dovete fronteggiare assiduamente?
"MCL nasce ufficialmente nel lontano 1972 in seguito ad una scissione di quel mondo che era rappresentato dalle ACLI. Oggi concentriamo la nostra azione nell'assistenza attraverso non solo Caf e patronati, che prestano aiuto davanti ai vari problemi previdenziali, assistenziali, infortunistici e medico-legali, ma anche guardando al comparto produttivo. Il settore della piccola impresa artigiana così come di quella agricola trova in noi un valido sostegno. La Sicilia, come i dati recenti di uno studio di Banca d'Italia ci dicono, ha un Pil in crescita del 7% e ha visto nei primi otto mesi del 2021 la creazione di 65 mila nuovi posti di lavoro. Va detto però che la maggior parte di questi (8/10) sono a tempo determinato e spinti da agevolazioni quali "decontribuzione Sud". Tolto ciò rimangono i problemi di "ordinaria amministrazione" che vedono nella nostra regione ben 294mila famiglia percipienti il reddito di cittadinanza, così come altre 20 mila hanno la pensione di cittadinanza e altre 80 mila hanno incassato il reddito di emergenza. La crisi qui picchia duro. E noi cerchiamo di facilitare chi è in maggiore difficoltà nell'accesso a queste misure di dignità della persona"
2. La solidarietà è sempre più importante specie in una regione economicamente depressa come la nostra, dove più della metà della popolazione (55,4%) vive in famiglie a rischio di povertà o esclusione. Il terzo settore per voi di MCL Palermo cosa significa e quanto è importante?
"Per noi il terzo settore è quel grande braccio invisibile che è in grado di dare conforto a quei tanti che spesso vengono ignorati dallo Stato. Associazionismo e volontariato hanno salvato l'afflato umano in un'Italia che è in crisi da un decennio. Come MCL abbiamo espresso soddisfazione per l'approvazione, da parte della Conferenza Stato-Regioni, del Decreto attuativo del Registro Unico Nazionale degli Enti del Terzo Settore. A Palermo realizziamo progetti concreti coinvolgendo le scuole dei quartieri più disagiati, creando occasioni di dialogo e confronto tra i bambini, così come organizziamo degli incontri con Biagio Conte nella missione Speranza e Carità donando pacchi alimentari che associati di buona volontà spesso ci consegnano. Ma anche tante altre iniziative spot, anche con Associazioni di persone con disabilità. Lavoriamo attuando i principi cristiani della Dottrina Sociale della Chiesa"
3. In questi mesi si sta parlando tanto di PNRR. Al suo interno anche risorse per rimodernizzare il settore primario. MCL ha una branch dedicata al mondo degli agricoltori ed allevatori, Federagri, di cui tra l'altro lei è componente della giunta nazionale. Qual è il potenziale della Sicilia, secondo lei, nel campo dell'agricoltura e della zootecnia?
"L'agricoltura in Sicilia pesa il doppio rispetto al resto d'Italia. In termini numerici, se il comparto vale il 4% del Pil nazionale, in Sicilia siamo attorno l'8%. In sostanza, i numeri ribadiscono che la nostra è una regione storicamente vocata all'agricoltura, ma come accade in tantissimi altri settori, queste potenzialità non vengono ben sfruttate. Pesano le cattive politiche adottate in campo agricolo, così come da parte degli operatori la mancanza di una vision che punti all'innovazione, aggregazione, promozione e commercializzazione del prodotto della terra, così come delle nostre carni e dei nostri prodotti caseari. Si è fatto tanto in questi ultimi 20 anni nel campo vitivinicolo, ma altri settori in cui siamo leader, mi riferisco alla produzione di olio evo, formaggi, insaccati, grani antichi e tanti ortaggi, così come agli agrumi e ad altre eccellenze, sono ancora poco organizzati e mal sfruttati. E qui che bisognerebbe investire. Inoltre, lo stesso Green Deal europeo contiene alcuni temi a noi cari con ricadute anche sul sociale come l'economia circolare, la decarbonizzazione, la lotta agli sprechi dei materiali, il concetto "dal produttore al consumatore", la sostenibilità alimentare e la riduzione dell'uso dei pesticidi chimici. Il nuovo corso "green" diventa pertanto una grande opportunità per le imprese italiane, unitamente al PNRR. L'Italia ha sicuramente bisogno di Green ma soprattutto la nostra Sicilia, che in passato è spesso stata danneggiata dal mancato rispetto del territorio e dell'ambiente..."
4. Restando sempre nel campo della green economy, cosa potrebbe fare la Regione Siciliana o il Comune di Palermo per sostenere le iniziative dei giovani che vogliono avvicinarsi al mondo dell'imprenditoria agricola?
"Investire sulla formazione, rafforzando gli Istituti Tecnici Superiori (ITS), scuole di eccellenza ad alta specializzazione tecnologica post diploma, per creare operatori che possano essere di ausilio allo sviluppo agro-industriale della nostra terra. Il PNRR prevede delle misure al riguardo. La Regione, che ad onestà del vero, è già impegnata sul potenziamento degli ITS, dovrà poi gestire al meglio questi nuovi fondi. Il Comune di Palermo, a mio avviso, come ente di prossimità col cittadino, dovrebbe promuovere, attraverso seminari e confronti con le scuole, la cultura dell'autoimprenditorialità, così come quella del rispetto dell'ambiente e del green, sensibilizzando da un lato al rispetto dell'ambiente (ricordo che Palermo versa in uno stato di indecenza sotto l'aspetto della pulizia urbana), quanto al ritorno alla terra come lavoro, in una dimensione ovviamente moderna e 4.0"
5. Sul sociale, quali iniziative pensate di attuare per l'anno prossimo?
"Sicuramente, sono tante le iniziative che stiamo definendo, tra queste quella di una borsa di studio per permettere a chi, meritevole, di continuare i propri studi. Siamo a Palermo, in una città dove la dispersione scolastica è elevatissima. Contribuire con un piccolo gesto, ci è parso doveroso. Nel consiglio di giorno 17 abbiamo approvato la realizzazione di un progetto unico MCL sul sociale, partendo dai bisogni del territorio e coinvolgendo i nostri circoli locali, le associazioni del territorio e le diocesi. Il progetto è tutto finanziato con risorse interne al movimento, risorse che destiniamo da quando sono presidente al sociale con una regia unica che è quella di MCL"