(ASI) "Il 6 settembre del 1941, esattamente 80 anni fa i nazisti imposero agli ebrei al di sopra dei 6 anni di esibire la 'Stella di Davide' cucita sui propri abiti. La Stella, con la caratteristica a sei punte o meglio 'Scudo di Davide' secondo la dizione ebraica 'Magen David’, insieme alla Menorah (il tradizionale candelabro a sette bracci) rappresenta la civiltà e la religiosità ebraica.
Per i nazisti invece era un ulteriore passo verso la Shoah ed aveva l'intento di rendere visibili e immediatamente identificabili gli ebrei dal resto della popolazione. Oggi lo stesso principio di identificazione lo impone con l’obbligo del Green pass il Governo italiano. Un'imposizione che sta creando non pochi dissapori in ogni ambito, tenuto conto che tale imposizione non stata adottata dalla quasi totalità del Paesi dentro e fuori l’Europa. Basta pensare che Londra ha accantonato l’idea di un passaporto vaccinale obbligatorio, mentre in Spagna il Green pass non è obbligatorio per accedere né al lavoro, né in palestra, a scuola, sui trasporti o nei bar e ristoranti. Tale obbligo non sussiste nemmeno per il personale socio-sanitario, nonostante la federazione delle Imprese di dipendenza ne reclami a gran voce l’obbligo. Anche in Belgio non c’è obbligo del Green pass: anzi, non è richiesto da nessuna parte, nemmeno nei trasporti. Tutto questo sta a testimoniare che i filo europeisti utilizzano il principio di appartenenza a questa falsa Unione Europea solo ed esclusivamente per un principio di comodità. Non si comprende pertanto quali siano i principi (qualora ce ne fossero) che giustificano una diversificazione di tali condotte da un paese all’altro, come se ci fosse un virus di serie “a” ed uno di serie” b”. È ormai chiaro ed evidente che il green pass, assume sempre più un valore di discriminazione, isolamento e controllo, col fine di imporre la vaccinazione obbligatoria. Lo scopo finale è quello di collegare a questa applicazione tutti i nostri documenti, quali: passaporto, carta d’identità, patente ecc. Insomma qualsiasi altra cosa come lo spid che usiamo per l’identificazione all’agenzia delle entrate, scaricare il 730, vedere i dati sanitari, ed entrare nella nostra area riservata del Ministero delle Finanze, insomma tutto ciò che riguarda la pubblica amministrazione. Tutto ciò trova conferma nell’ultimo decreto legge che impone l’obbligo del Green pass sui luoghi di lavoro, chi no lo avrà subirà un'assenza ingiustificata sin dal primo giorno, con la conseguente sospensione delle stipendio. Un ricatto vero e proprio messo in campo da un Governo tiranno che vuole imporre a tutti i sui cittadini una 'vaccinazione' che sta costando la vita a migliaia di persone, e chissà quante altre ancora ne subiranno le conseguenze." Lo dichiara in esclusiva con una nota ad Agenzia Stampa Italia (ASI) il Coordinatore Nazionale del Movimento Italia nel Cuore (MIC) Mauro Tiboni.
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