(ASI)"Il green pass introdotto per imporre la vaccinazione obbligatoria, altro non è che il primo passo per completare il processo di trasformazione le persone in zombie digitali prive di discernimento e libero arbitrio.
Lo scopo è collegare a questa applicazione tutti i nostri documenti, quali: passaporto, carta d’identità, patente ecc. Insomma qualsiasi altra cosa come lo spid che usiamo per l’identificazione all’agenzia delle entrate, scaricare il 730, vedere i dati sanitari, ed entrare nella nostra area riservata del Ministero delle Finanze, insomma tutto ciò che riguarda la pubblica amministrazione.
Da qui arriveremo all’abolizione del contante, aspetto ormai dibattuto da molti anni, col solito tira e molla del “quanto è consentito spendere”, tutto finalizzato a controllare qualsiasi nostra azione in termini di capacità, di spesa e di ciò che desideriamo. Una volta assorbito il green pass attraverso la sua applicazione alla massa si passerà al microchip sotto pelle, completando il disegno criminale, ovvero il controllo totale della persona umana. Il giochetto di Salvini del "tampone gratuito per tutti” non è altro che il “digestivo” ad accogliere il green pass, ovvero la trasformazione digitale della nostra persona e renderci zombie digitali privi di discernimento e libero arbitrio. L’obbligo al green pass non è altro quindi, che un modo istituzionalmente scorretto per indurre la popolazione a vaccinarsi senza le cautele giuridiche opportune che sono necessarie in uno Stato di diritto in genere e come previste dalla nostra Carta costituzionale. Come ha riportato Paolo Bellavite nel libro “Vaccini sì, obblighi no” (edizioni Libreria Cortina, Verona 2017) 'Nella Costituzione si nomina la persona umana proprio in forza del principio “personalista”, da cui è informato l’intero ordinamento italiano. Il principio di autodeterminazione della persona umana in materia di trattamenti sanitari, che inerisce al diritto di ciascuno alla salute in quanto diritto fondamentale, è a sua volta riconducibile anche agli art. 2, 3 e 31 della Costituzione.
Esso è inoltre tutelato da numerose norme del diritto Europeo e dalla convenzione sui diritti dell’uomo e la biomedicina, firmata a Oviedo il 4 aprile 1997, il cui art. 5 stabilisce la regola generale per cui “un trattamento sanitario può essere praticato solo se la persona interessata abbia prestato il proprio consenso libero e informato’. Al green pass per imporre il Vaccino rispondiamo: no grazie!" Lo dichiara in esclusiva ad A.S.I. con una nota il Coordinatore Nazionale dell’Organizzazione Politica Italia nel Cuore (MIC), Mauro Tiboni.