(ASI) Le dichiarazioni di Roberto Fiore dopo l’ondata repressiva che si è abbattuta stamattina a Roma contro i ribelli no Green Pass, pronti alla grande protesta di Montecitorio. “Stamattina a Roma sono stati eseguiti gli arresti di Giuliano, Stefano, Pino, Riccardo e Alessio, sempre in prima fila in queste settimane nelle lotte popolari di piazza contro il sistema di controllo liberticida avviato con il Green Pass.
Dopo gli ordini impartiti ieri da Mattarella, la repressione violenta non si è fatta attendere, chiaro l’intento, tentando di fermare la prima linea di Piazza del Popolo, di stroncare preventivamente la grande mobilitazione che si preannunciava in queste ore a Montecitorio. Inoltre, proprio nella zona del Palazzo, a centinaia di uomini e a tantissime donne è stato impedito a muso duro persino di avvicinarsi alla piazza. “I manifestanti sono pericolosi” dicono in coro protagonisti e comparse di regime, ma la vera pericolosità di interesse nazionale è rappresentata da un sistema autoritario che sta forzando la mano con misure che nemmeno in Francia (l’unico Paese europeo ad adottare un – seppur meno restrittivo - Green Pass) sono contemplate; da noi la tessera verde è già un permesso di lavoro senza alcuna finalità sanitaria. La lotta di popolo, però, non si ferma con la repressione: aumenta il consenso attorno alle posizioni contrarie al lasciapassare verde, le Procure indagano su Conte, Speranza, Draghi e gli altri esecutori di questo piano criminale. Il deep State è assediato da più parti e gli Italiani in lotta continuano a scendere in piazza, come sta avvenendo anche a Roma al Pantheon nella seconda parte della mattinata. Resistere all’attuazione del Great Reset voluto dai poteri forti è l'unica opzione possibile. La lotta è appena cominciata”. Conclude la nota di Roberto Fiore.