(ASI) "Il Presidente Mario Draghi ha detto con grande chiarezza che le donne e la loro condizione di essere felici sono un obiettivo di questo governo. Non a caso nel decreto semplificazioni che si articola in 119 articoli il punto di dare importanza alle donne c'è: tutte le aziende che vogliono partecipare a gare pubbliche del PNRR devono documentare il proprio impegno alle politiche di inclusione, di parità di genere e l'impegno di assumere se vincono una quota di donne".
Così Deborah Bergamini, sottosegretario per i rapporti con il Parlamento, in un'intervista con il quotidiano online LabParlamento.
"Ci sono sei miliardi di euro nel PNRR da destinare agli asili nido ed alle strutture che facilitano la conciliazione, è un punto di partenza. Lo smart working in pandemia per le donne è stata una trappola, non a caso il ministro Brunetta sta lavorando per riportare i dipendenti della pubblica amministrazione in ufficio, lui ha in testa le donne", spiega a LabParlamento la Bergamini.
Quanto alle quote rosa, per l'esponente di Forza Italia "sono discriminanti, ma talvolta servono, ricordiamoci la legge Golfo del governo Berlusconi che imponeva la presenza delle donne nei Cda delle aziende. Non ci piaceva, i cambiamenti culturali non si impongono con le leggi, casomai è il contrario, eppure da allora le donne nei Cda sono passate dal 5% al 30%. Quella legge ha funzionato, poi se una donna è brava è brava, se non lo è non lo è, quello fa la differenza, l'essere umana".
QUI L'INTERVISTA COMPLETA https://www.labparlamento.it/intervista-a-deborah-bergamini-nel-pnrr-ci-sono-le-risorse-per-garantire-la-parita-di-genere/