(ASI) Oggi la USB Vigili del Fuoco della Calabria ha incontrato nella sede di Catanzaro Luigi De Magistris per appunto documentare, esporre e per prendere visione sulla nuda e cruda realtà e sul grandissimo collasso che ci ritroviamo noi operatori del soccorso nella regione Calabria, per colpa della grandissima carenza di organico.
Nella seduta di dialogo con De Magistris la USB VV.F. Calabria ha sottolineato ed evidenziato la serissima problematica dei Precari VV.F. facenti parte della graduatoria di Stabilizzazione, i quali sono stati gli unici di tutta la P.A. a non essere immessi nel progetto del Recovery Plan (come è stato per tutti i precari storici facenti parte della stabilizzazione di tutta la P.A.) - come se il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco per il Governo centrale fosse un Corpo di serie D. Nella stessa giornata è stato consegnato a De Magistris il documento di sollecito con il quale lo stesso solleciterà gli organi di Governo affinché i Precari VV.F. e la loro Stabilizzazione, fatta con il contagocce, venga immessa nel Recovery Plan. Se pensiamo che i Corpi dei “pompieri” di tutta Europa si basano sugli Standard Europei del soccorso tecnico urgente, che prevedono 1 Vigile del Fuoco permanente ogni 1.000 abitanti - mentre nel nostro paese diversamente da quello europeo: il rapporto è di 1 Vigile del Fuoco permanente ogni 16.500 abitanti, con 28.000 Vigili del Fuoco permanenti su tutto il territorio nazionale (precisandoVi che di queste 28.000 unità la metà è dislocata tra uffici, Leggi speciali, magazzini, aeroporti, porti, ecc… - quindi quotidianamente nell’operativo per l’ordinario sulle strade ci rimangono le briciole delle unità) - un solo esempio che rispecchia l’intera nazione: in Calabria ad esempio il rapporto è di 1 Vigile del Fuoco ogni 11.211 abitanti. Lo stesso documento di sollecito e tutti noi Vigili del Fuoco avremo anche il supportato dalla DemA Calabria, la quale non solo invierà anch’essa il documento di sollecito, ma soprattutto sarà presente nelle piazze con tutti noi pompieri ed operatori del soccorso, richiedendo dei tavoli istituzionali per discutere e sollecitare gli organi competenti per la vergognosissima vicenda di questi precari VV.F. che ad oggi tutta la cittadinanza vede arrivare con la partenza. Concludiamo volendo ringraziare tutti per averci dato udienza e per aver ascoltato ed accolto la nostra richiesta di aiuto, perché il soccorso alla popolazione è di tutti e su di un servizio essenziale e primario, gli organi competenti di Roma si devono svegliare da questo lungo sonno.