(ASI) Roma – “ È il secondo Primo Maggio dall’inizio di una pandemia, che ha minato le nostre libertà fondamentali e che non deve travolgere diritti e conquiste sociali.
E per questo abbiamo il dovere di ripartire dal lavoro e concentrare ogni sforzo per creare nuove opportunità di occupazione per tutti e tutte. In questo anno complesso da ministro della Repubblica mi sono impegnata a individuare soluzioni ai bisogni dei cittadini più colpiti da questa drammatica crisi, e continuo farlo anche adesso in Parlamento, da senatrice e componente della commissione Lavoro. Lotta alle disuguaglianze e alla precarietà, diritto a un lavoro stabile e a un salario minimo orario, capace di assicurare a ognuno una retribuzione equa e dignitosa, tutela della salute e sicurezza sul lavoro restano le priorità, su cui abbiamo il dovere di investire per ricostruire il Paese”. Lo scrive su Facebook la senatrice del MoVimento 5 Stelle Nunzia Catalfo.
“C’è bisogno - prosegue - di rivedere il sistema delle tutele previdenziali e sociali per definire in tempi accettabili una riforma ancorata al principio dell’universalità delle prestazioni, così da non lasciare più nessuno indietro. La pandemia ha amplificato divari e disuguaglianze, facendo implodere un sistema strutturato sulla dicotomia tra garantiti e meno garantiti. Penso ai lavoratori dello spettacolo, alle partite Iva, ai professionisti, che più di altri hanno accusato il peso economico di questa emergenza, e ai quali abbiamo provato a dare risposte con tutti i limiti di un'azione politica riformatrice in condizioni eccezionali”. “La normativa va rivista – sottolinea Catalfo -, vanno estese le tutele e i diritti. Il governo Conte II lo ha fatto con molti provvedimenti, a partire dall’Iscro, il primo ammortizzatore sociale dedicato proprio ai lavoratori autonomi”. “Stiamo vivendo un momento storico – osserva -, che inevitabilmente determinerà un cambiamento su scala globale, che va guidato e accompagnato. E per farlo servono investimenti in capitale umano, formazione, riqualificazione delle competenze e innovazione. Dobbiamo ripartire dai giovani e dalle donne e da chi oggi rischia di perdere il lavoro a causa della pandemia. Solo così potremo restituire valore alla Festa dei lavoratori e dignità al lavoro e guidare il Paese nel futuro. Buon Primo Maggio a tutti”, conclude Catalfo.