(ASI) L’Italia del nuovo Decreto si vede dipingere di giallo. Sono quindici le Regioni e Province autonome che sembrano tornare ad un’apparente normalità. Citiamo difatti : Campania, Umbria, Abruzzo, Veneto, Emilia Romagna, Lazio, Liguria Toscana, Marche, Molise, Piemonte, Friuli Venezia Giulia, Trento, Bolzano. Rispettando le regole i cittadini italiani potranno tornare al ristorante, ed al bar ma solo sedendosi all’esterno.
C’è chi ha aperto nuovamente i cinema come previsto ed anche i teatri, dando respiro ai lavoratori dello spettacolo. Tuttavia il coprifuoco rimane alle 22, anche se l’orario potrebbe subire delle flessioni in vista dell’estate. Si potrà tornare a muoversi tra le Regioni gialle anche per turismo senza dover giustificare i propri movimenti. È anche vero che l’ultimo Decreto Governativo non prevede una data di riapertura delle spiagge. Il Ministro del Turismo Massimo Garavaglia ha spiegato : “ Non esiste una legge che le chiuda. Per farla semplice, le spiagge sono aperte ; di conseguenza gli operatori possono attivare gli impianti”. Resta in zona rossa per la terza settimana consecutiva la Sardegna. Nell’isola a fronte di una risalita dei contagi restano divieti severi. Passano invece da rossa ad arancione Valle d’Aosta e Puglia, che si aggiungono a Basilicata, Calabria e Sicilia. Il Comitato Tecnico Scientifico per il Sud si esprime dichiarando che i numeri sono ancora troppo elevati per ammorbidire le misure. Tutto questo in vista della messa in sicurezza della popolazione. I Dati della Cabina di Regia (organismo che analizza settimanalmente i numeri) si riferiscono al periodo che correva per la fine del mese di aprile. È possibile che le stime migliorino ancora, risentendo l’effetto delle chiusure. La situazione però non appare solida. Con la ripresa della mobilità delle persone potrebbe bastare poco per vanificare gli sforzi compiuti finora ed assistere ad una malaugurata ripresa dei contagi. Il rispetto individuale delle regole farà la differenza. Siamo difronte ad un fattore decisivo. L’allentamento delle misure deve essere interpretato con grande consapevolezza come sostiene il Governo. L’ultimo monitoraggio conferma la lenta discesa dei nuovi casi e del numero dei ricoverati, il quadro complessivo si mantiene ancora ad un livello molto impegnativo. Sono i tecnici ad esprimersi dicendo : “L’ormai prevalente circolazione di una variante virale caratterizza la trasmissibilità notevolmente maggiore del Covid19 che richiede di continuare a mantenere particolare cautela e gradualità nella gestione dell’epidemia”. È la variante inglese a prevalere in Italia che fa contare l’80% dei casi. Ricapitolando dal 26 aprile nella zona gialla i Bar e ristoranti saranno aperti anche a cena solo all’aperto. Per le scuole superiori lezioni in classe al 70/75%. Possibilità di assistere agli spettacoli all’aperto al chiuso in zona gialla con capienza limitata. I centri commerciali in tutte e tre le zone restano chiusi il sabato e la domenica. Il coprifuoco resta alle ore 22. In tutte e tre le fasce si potrà andare a trovare parenti e amici anche in 4 persone. In zona gialla, via libera agli sport anche di gruppo all’aperto. Gli spostamenti sono consentiti tra fasce gialle, in arancione e rossa solamente con un permesso. Riaprono musei, mostre e parchi, nel fine settimana solo su prenotazione.
Massimiliano Pezzella – Agenzia Stampa Italia