(ASI) Questa mattina il Vicesegretario del Pd, Giuseppe Provenzano, ha incontrato presso la sede nazionale del Partito democratico, Francesca Re David, Roberto Benaglia e Rocco Palombella, segretari generali di FIOM CGIL, FIM CISL e UILM per avviare un confronto sulle principali questioni aziendali aperte, automotive, aerospazio e siderurgia e per condividere analisi e prospettive sul futuro industriale del nostro Paese.
L’incontro è avvenuto all’indomani della firma del nuovo contratto nazionale e alla vigilia delle consultazioni referendarie tra i lavoratori. “Un modello di relazioni industriali, che tiene insieme diritti, formazione e strategia condivisa. Un risultato non scontato, che va accolto con grande soddisfazione”, ha commentato il vicesegretario. “L'Italia, ha aggiunto Provenzano, è la seconda manifattura d'Europa, lo ricordiamo come un vanto. Ora il punto è decidere se vogliamo mantenere questa posizione e magari migliorare oppure no. Il PNRR sarà un passaggio cruciale, per questo deve uscire dal cono d’ombra in cui è scivolato nelle ultime settimane e, in vista della sua definizione, discusso pubblicamente con le forze politiche e le parti sociali”, ha aggiunto.
"Le risorse europee devono essere indirizzate al meglio per rafforzare la capacità produttiva italiana, soprattutto nei settori a più alto contenuto tecnologico e innovativo come quello aerospaziale, i veicoli elettrici e la siderurgia verde per evitare che i nodi aperti sugli asset strategici dello sviluppo nazionale rimangano come tanti caciocavalli appesi”.
Provenzano ha poi sottolineato l’importanza dell’incontro previsto per domani tra le rappresentanze sindacali e il nuovo gruppo dirigente di Stellantis. “Finalmente un incontro unitario, come è bene che sia. Su Stellantis va fatta chiarezza, soprattutto sullo stabilimento di Melfi. A fronte delle garanzie pubbliche senza precedenti sul prestito da 6,3 miliardi, non solo ci aspettiamo il rispetto degli impegni sugli investimenti e il mantenimento dei livelli occupazionali, ma anche la massima attenzione alla filiera italiana della componentistica. Discutiamo di come sostenerne l’innovazione, ma deve essere chiaro che il futuro passa dall'Italia e dal suo Sud, non solo oltralpe o in America”.
Al centro dell’incontro anche la vicenda Ilva “una ferita aperta nel cuore sociale, produttivo, economico e ambientale di Taranto e di tutta Italia” ha detto Provenzano, perché “quando parliamo di manifattura la siderurgia è il fondamento su cui si costruisce tutto il resto”.
“Per questo nomina del nuovo CdA e ingresso dello Stato nel capitale dell'azienda sono passaggi necessari per investire in una soluzione che tenga insieme salute e lavoro, produzione dell’acciaio e sostenibilità ambientale”, ha aggiunto.
“In questi giorni le decisioni discutibili di ArcelorMittal, con lavoratori sottoposti a sanzioni disciplinari per alcuni post su un social network, hanno reso il clima ancora più teso. Con il Ministro Orlando abbiamo chiesto chiarimenti sull’ultimo licenziamento. Non sono arrivati. Ora l'azienda lo reintegri, si apra una pagina davvero nuova nel rapporto coi lavoratori e con la città”.
“L’Italia ha bisogno di una nuova politica industriale costruita, prima di tutto, insieme ai lavoratori. Il Partito Democratico lavorerà nel Paese, in Parlamento e al Governo per garantire che le due grandi transizioni che stiamo vivendo - quella tecnologica e quella ambientale - siano giuste ed eque”, ha concluso.