(ASI) "Si sono tenuti a Roma alle ore 13 e a Milano alle ore 12, davanti alle sedi Rai rispettivamente di Viale Mazzini e di corso Sempione, due flashmob contro il (dis)servizio pubblico che ritiene di mettere in scena delle "esibizioni" blasfeme e oltre il limite della decenza, o di indottrinare i nostri figli al gender. Il canone costa agli italiani complessivamente 2 miliardi.
Lo Stato versa un contributo "per l'adempimento degli obblighi del contratto di servizio", che per il 2019 e il 2020 è stato fissato in 40 milioni di euro. Cifre esorbitanti per vedere il sacrilegio di Achille Lauro che a Sanremo si presenta con il Sacro Cuore di Gesù, Fiorello incoronato di spine o per ascoltare le favole per bambini a "Oggi è un altro giorno" stravolte, con la bella addormentata presentata in salsa lesbo. Presenti all'evento numerose personalità politiche di diversa provenienza e consegnate alla Rai le oltre 100mila firme raccolte con la petizione." Così in una nota dell'Associazione Pro Vita e Famiglia.