(ASI) Mario Adinolfi, presidente nazionale del Popolo della Famiglia (PdF), chiede a Mario Draghi di procedere alla rimozione dei vertici Rai “dopo il clamoroso flop del festival di Sanremo pagato con i soldi delle famiglie italiane per mandare un messaggio in cui le regole valgono solo per alcuni, per i lavoratori e per le maestranze, ma non per chi come Achille Lauro chiama in maniera blasfema Dio a benedire chi se ne frega, prima di dare il via a un’orgia sul palco del teatro Ariston per scandalizzare i contribuenti con i soldi dei contribuenti”.
Adinolfi prosegue: “Anche gli ascolti della quarta serata sono stati disastrosi, con un clamoroso arretramento rispetto al 2020 nonostante in questo 2021 siamo tutti costretti a restare in casa e le altre tv hanno deciso di non controprogrammare Sanremo. Come giustificherà il direttore di Raiuno, Stefano Coletta, il disastro a cui ha portato il festival anche di venerdì, quando non si può attaccare neanche alla concorrenza delle partite di calcio? Ammetterà che l’impostazione tutta ideologica del festival, reso prono a ben determinate lobby, ha causato l’allontanamento da Sanremo per milioni di famiglie italiane che non apprezzano palloncini a forma di simbolo fallico, rivendicazioni gender fluid pure sulla consegna dei fiori, la dittatura orwelliana che permette a un gay l’ammucchiata sul palco quando gli orchestrali devono invece evitare di sfiorarsi e tenere per dodici ore al giorno la mascherina? Per Achille Lauro non valgono le regole Covid che impongono a Fiorello di consegnare i fiori con i guanti in lattice? E c’è chi ha polemizzato per un segno della croce del bravissimo Amadeus, portato al macello da un’impostazione tutta ideologica non sua. Ora è il momento di dire basta, per fortuna a Palazzo Chigi non comanda più la lobby di Rocco Casalino, ora è tempo che il governo Draghi spieghi anche alla Rai che la festa è finita, la dilapidazione del denaro delle famiglie che pagano il canone è insopportabile e a loro va portato rispetto”.