(ASI) "Mentre l’artefice della svendita del patrimonio pubblico tesse la sua tela, siamo andati alla ricerca di quella che nel 2008 fu una testimonianza chiave del ruolo di Mario Draghi nel processo di privatizzazione delle aziende pubbliche, all’ora vanto del nostro Paese.
Tra le testimonianze quella che merita di essere portata all’attenzione di tutti è quella di Benito Livigni (assistente personale di Enrico Mattei) che duurante il V Congresso di Senza Bavaglio del 2008, fornì un quadro chiaro ed esaustivo sulla svendita delle aziende pubbliche italiane. Riportiamo fedelmente i contenuti più salienti (ed il link al video*) dell’intervento di Benito Livigni. Queste cle sue parole: "Gruppi di potere più o meno occulto, prepararono una svolta economica e politica. Vogliamo sedere in Parlamento! Vogliamo governare! Viene privatizzato l’Eni nel 1994, viene privatizzato l’IRI, vengono privatizzate le altre aziende dello Stato nel campo della telecomunicazione. Dell’Eni viene fatto uno spezzatino, era un’azienda con una struttura anglosassone integrata, integrata dalla meccanica, dall'ingegneria, dal tessile, dal minerario, un gruppo estremamente bilanciato che viene smembrata. Il Governo viene collaborato dai coccodrilli, sono coccodrilli, dalla Merrill Lynch e Goldman Sachs. Alla Goldman Sachs, alla fine di questo scempio che fanno, privatizzano e cedono. Nuovo Pignone chiude o quasi, è un capolavoro di azienda, facevamo le migliori sonde del mondo, sonde marine, attrezzature avveniristiche, tecnologia avanzatissima.
La General Electric viene trasformata in un’aziendina, viene chiusa perché ha le sue fabbriche, viene chiusa quasi la Nuovo Pignone, viene chiusa la chimica di base dell'Eni, viene chiusa la meccanica, chiuso il tessile, vengono chiusi tutti. Alla fine di questo scempio, di questa carneficina, si son divisi, nessuno parla, nessuno mia ha parlato, un pezzo a te della sinistra, un pezzo alla destra, l’IRI un pezzo a sinistra, un pezzo a destra, telecomunicazioni un pezzo alla sinistra, un pezzo alla destra. Un’operazione scellerata di abbrutimento, ci siamo giocati il 36% del Pil Italiano.
Dopo di che si chiude la privatizzazione con la cessione ad un fondo della Goldman Sachs di tutto il patrimonio immobiliare dell’Eni, stimato quando io ero all’Eni in 100.0000 miliardi, immenso, due centri turistici immensi, una città con 2600 palazzi, con 35.000 appartamenti, alberghi, financo il palazzo dell’Eni di cristallo, Tutto viene ceduto e svenduto alla Goldman Sachs. E c’è un’altro elemento che ho denunciato in una televisione privata di Roma che va sul satellite, stranamente l’uomo che ha condotto questa operazione, c’era il Governo Amato, Ciampi ministro dell’economia, quello che ha condotto l’operazione è stato l’attuale Governatore della Banca d’Italia, sto dicendo una cosa grave ma è la verità, Mario Draghi alla fine viene fatto Presidente della Goldman Sachs.
Non credo che non ci sia un Paese al mondo che non abbia la dignità, la dignità, non si può accettare, non si tratta di etica, si tratta dalla logica più miserabile, non si può accettare un favore da chi è stato favorito. Io ho chiesto di chiamarci di capire che cosa è successo, non è successo niente, nessun giornale Italiano ha mai parlato di questo, mai nessuno, se non fosse peri dossier presentati dal Partito Democratico Americano nel 1996, non se ne saprebbe niente, questo volevo accennarlo proprio perché in questa sede ci sono Giornalisti che fanno il loro dovere e rischiano la pelle, bisogna dirlo, qui la stampa è propagandistica, cioè copre.” Quanto raccontato da Benito Livigni si commenta da sé. Vedere oggi una classe politica che lo elogia e lo santifica alla guida del Paese è semplicemente vergognoso. Chiediamo ai Partiti ed ai loro rappresentanti come si può appoggiare colui che ha svenduto il patrimonio pubblico del nostro Paese alle principali Banche d’affari?" Lo dichiara in una nota il Coordinatore Nazionale dell’Organizzazione Politica Italia nel Cuore (MIC).
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