(ASI) Verona - “Nell’incredibile tentativo della Lega di ricostruirsi una immagine dopo aver per anni cavalcato le battaglie più populiste, merita un posto di primo piano la capriola di Flavio Tosi che tenta disperatamente di riciclarsi.
Ma è tutta fatica sprecata, perché l’ex sindaco è ormai ‘scaduto’ ed è chiaro che la sua ‘conversione’ è solo una mossa tattica”.
Lo dicono Gianni Benciolini coordinatore +Europa Verona e Lorenzo Dalai presidente +Europa Verona
“Dalla nascita la Lega, che un tempo aveva anche la specifica "nord", ha sempre trovato (anche se spesso immotivatamente) il sostegno delle categorie imprenditoriali: artigiani, commercianti, alcune tipologie di professionisti e i piccoli e medi impresari e industriali.
Di fronte alla scelta del Presidente Mattarella di nominare Mario Draghi, improvvisamente Salvini si è reso conto di quale è il sostegno ricevuto e da dove proviene la parte più importante del suo consenso, e tenta disperatamente di correre in soccorso del vincitore.
Così improvvisamente, dopo aver nelle scorse settimane avanzato proposte del recovery fund che la Lega aveva presentato al Governo, la maggioranza dei finanziamenti sarebbe stata destinata al meridione, Savini fa inversione di marcia, torna alle origini e lascia perdere lo sforzo fatto sinora di recupero di consensi, a volte anche imbarcando personaggi dal passato non molto edificante.
Imbarcato nello stesso tentativo c’è anche Flavio Tosi, che, dopo anni di insulti sanguinosi, oggi trova modo di lodare le scelte del suo grande avversario politico.
Tosi, che cerca la riconquista di Verona, fa i conti con la realtà: ha perso una parte dei suoi, ritornati in Lega o approdati ad altri lidi, e ha bisogno di trovare modo di rimpiazzare i consensi persi in conseguenza di queste defezioni.
Allora tende una mano a Salvini, in nome di una presunta comune fede liberal-democratica: una cosa che fa ridere visto che né uno né l’altro hanno mai fatto scelte che vanno verso questa direzione.
Ovviamente sia le mosse dell'uno e dell'altro sono puramente tattiche; si tratta di un vestito da indossare per l'occasione, un possibile nuovo fidanzamento. Non certo un matrimonio, visti gli antefatti, sia vicini che lontani.
Sicuramente, se poi ci dovesse essere un matrimonio, sarà di puro interesse personale e non certo per il bene degli italiani.
Ma è tutto inutile: non basta mettere un materiale scaduto dentro una scatola nuova per farlo tornare utilizzabile.
Così in una nota congiunta Gianni Benciolini coordinatore +Europa Verona e Lorenzo Dalai presidente +Europa Verona.