(ASI) "È vergognoso come per l’ennesima volta l’Italia si trova stretta nella morsa di questa babele parlamentare. Mentre questi signori litigano, ognuno per gli interessi del proprio Partito e non per quelli degli Italiani, ad inizio pandemia è stata avviata in sordina la riforma del catasto.
Il provvedimento n. 20143 del 26 gennaio 2021 dispensato dal’Agenzia delle Entrate informava dell'entrata in vigore del nuovo software con cui avrebbero custodito gli atti e gli elaborati catastali degli Immobili.
Si tratta di un archivio integrato sulla casa dove tutti i dati vengono registrati nel sistema informativo del fisco. Una volta che il SIT (Sistema integrato del territorio) avrà mappato tutti gli immobili si partirà con la riclassificazione del loro valore. Ciò vuol dire aumento di Imu, Irpef e Imposta di registro. Da parecchi mesi erano sempre più insistenti le voci di una rivalutazione delle rendite catastali, occasione, che si è puntualmente presentata con l’arrivo del Covid-19. Una azione passata completamente in sordina, che permetterà di aumentare la tassazione sulla casa, attraverso la riforma del Catasto. Il tutto nel momento più drammatico del Paese, in cui i continui lockdown protratti dal Governo hanno completamente messo in ginocchio l’economia Italiana.
Non possiamo non ricordare che dal 2012 con l’entrata in vigore delle nuove basi imponibili (poste in essere dal Governo Monti) gli Italiani hanno sborsato in media 22 miliardi, contro i 9,7 miliardi che si pagavano al tempo dell’ICI. Grazie ad una classe politica pressoché inesistente, oggi siamo ripiombati nella mani di colui che infilo al Governo il tecnocrate Monti e che dal 1991 al 2001 produsse la svendita del nostro patrimonio industriale pubblico.
È da tempo che la classe politica vuole mettere mano al patrimonio immobiliare degli Italiani, e pare proprio che ora ci stia riuscendo. Bloccato dalla camera il provvedimento che mirava ad "inserire in prossimi provvedimenti legislativi una riforma delle imposte patrimoniali oggi vigenti”, l'iniziativa trova oggi sbocco attraverso la riforma delle rendite catastali. In una simulazione del Corriere della Sera la città che registrerebbe un maggiore aumento dell’imponibile è Messina, dove la differenza di valore tra prezzo di mercato e imponibile prima casa sarebbe del 300% in più. Mentre per l’Imu si ferma, si fa per dire, al 176%. A Milano, ad esempio, la differenza sarebbe più bassa, con un valore Imu minore del 172% rispetto al prezzo di mercato. Lo scadimento della politica Italiana ha avuto inizio con la fine della prima repubblica e, mai come oggi, la politica era caduta così in basso. Il politico di oggi è diventato il male da estirpare, un male che ha prodotto la distruzione del “senso dello Stato”. Gli stessi vitalizi parlamentari, sono frutto di una seduta segreta del 21 dicembre 1954 passata in sordina, in cui erano presenti tutti gli schieramenti. In questo caso potremmo dire “il politico perde il pelo ma non il vizio”. Lo dichiara il Coordinatore Nazionale dell’Organizzazione Politica Italia nel Cuore (MIC).