"Il ministro Frattini ha espresso il proprio compiacimento per l'assegnazione del Premio Nobel all'oppositore cinese Liu Xiaobo ma, secondo noi, questo gesto non basta. Chiediamo al ministro degli Esteri italiano di adoperarsi pubblicamente e con forza per la liberazione di Liu e di avanzare una formale protesta per aver impedito ad un gruppo di diplomatici dell' Unione Europea di visitare Liu Xia, la moglie del premio Nobel per la pace 2010 che si trova agli arresti domiciliari nella sua residenza a Pechino ".
Lo dichiara Paolo Corsini, deputato Pd della commissione Esteri, il quale aggiunge: "Il rispetto dei diritti umani richiede molti sforzi e una grande coerenza ma è l'unica lente attraverso la quale giudicare fino in fondo i comportamenti dei paesi amici: e su questo tema non si possono fare sconti. La posizione del governo italiano anche in questa occasione si è rivelata debole e non all'altezza della rilevanza politica della scelta dell'Accademia dei Nobel".