Oggi come ieri: si consolida il ruolo della Chiesa accanto a quello delle istituzioni civili
(ASI) Torino - «Il Popolo della Famiglia plaude all’operato dell’Arcivescovo Cesare Nosiglia che ha riaperto già dal mese di Ottobre i suoi sette ospizi e messo a disposizione le sale dell’arcivescovado per accogliere i "senza tetto" – dichiara Lucianella Presta, Coordinatore regionale del PdF in Piemonte. Non possiamo non apprezzare quanto la Chiesa cattolica fa a servizio degli "ultimi", ma anche dei nuovi poveri che affollano sempre più numerosi le sale della Caritas».
Va rilevato che l’arcivescovo torinese si pone nella scia di grandi esempi quali Sant’Ambrogio o San Carlo Borromeo, personaggi che si tende a dimenticare e che salvarono la popolazione loro affidata dalle invasioni barbariche, dalle pestilenze, dalle guerre in momenti storici in cui le istituzioni civili erano nel caos.
«Apprezziamo anche il fatto – continua Presta – che la Chiesa si ponga accanto e integri la rete assistenziale comunale, inadeguata. Così come fanno tante associazioni di volontariato che suppliscono alle carenze dell’Amministrazione. E come già fanno tanti militanti del Popolo della Famiglia. Tuttavia il volontariato non basta. Occorre che chi amministra la città preveda un progetto a lungo termine che recuperi queste persone e le reinserisca nel corpo della collettività, che diventa così la loro famiglia».
Il Popolo della Famiglia intende investire tempo e risorse proprio a vantaggio delle persone che vivono ai margini, ma anche di coloro che stanno per essere marginalizzati, privati di un lavoro, di uno stipendio adeguato, di una famiglia. L’Amministrazione di Torino, dal canto suo, come intende operare?" Così dichira in una nota il Popolo della Famiglia Piemonte.