(ASI) Le istanze di richiesta di Reddito di Cittadinanza trasferite dall’Inps nel 2020,relativamente al territorio distrettuale, sono state 2102, divise in 1231 nuclei beneficiari della misura per il percorso di inclusione sociale inseriti nella Piattaforma ministeriale GePI.
I Progetti di Utilità Collettiva (Puc) che dovranno essere realizzati dai beneficiari del Reddito di Cittadinanza residenti nei sette comuni del Distretto Socio-Sanitario Rm 6.1 sono invece 149.
Questi sono alcuni dei numeri del lavoro svolto nel Distretto RM 6.1, dall'inizio del 2020 al momento attuale, una fotografia del work in progress sullo stato dell'arte ad oggi in materia di inclusione sociale. L'istituzione nel 2019 del Reddito di cittadinanza (Rdc) in Italia (Decreto n. 4 del 28 gennaio 2019, convertito dalla legge 28.03.2019) fa seguito alla sperimentazione dal 2017 di una prima «misura unica a livello nazionale di contrasto alla povertà e all'esclusione sociale», il Reddito di inclusione (REI). Il RdC è una misura di contrasto alla povertà, alla diseguaglianza e all'esclusione sociale, con lo scopo di favorire la promozione delle condizioni che rendono effettivo il diritto alla partecipazione sociale, al lavoro e alla formazione, attraverso politiche dirette sia al sostegno economico che all’inserimento sociale e lavorativo dei soggetti a rischio di marginalità.
Il Distretto RM 6.1, attraverso l’Ufficio per il Contrasto alla Povertà, appositamente costituito tramite procedure ad evidenza pubblica a cura dell'Ufficio di Piano del Distretto, gestisce la misura del Reddito di Cittadinanza a livello distrettuale in base alla convenzione sottoscritta dai Comuni (Grottaferrata Capofila, Colonna, Frascati, Monte Porzio Catone, Monte Compatri, Rocca di Papa e Rocca Priora) il 15 Novembre 2019, per la gestione associata dei Servizi sociali di cui alla L.R. n. 11/2016 In particolare l’Ufficio di Piano, coadiuvato in ogni fase e passaggio dall’Ufficio per il Contrasto alla Povertà, ha gestito e coordinato (attraverso la piattaforma GePI -istituita dal Ministero delle Politiche Sociali) tutte le fasi di realizzazione del reddito di Cittadinanza. L’Ufficio per il Contrasto alla Povertà ha seguito e coordinato per tutto il territorio distrettuale: il controllo dei requisiti di accesso al Reddito di Cittadinanza delle persone che hanno presentato domanda; la valutazione delle condizioni di bisogno dei nuclei familiari beneficiari, attraverso un’analisi preliminare effettuata dalle assistenti sociali, Case Manager, facenti parte dell'Ufficio per il Contrasto alla Povertà; la definizione e l'avvio dei progetti personalizzati riguardanti i percorsi di inclusione sociale dei nuclei familiari beneficiari, sulla base di risorse e bisogni emersi nell'analisi preliminare che prevedono interventi di formazione, reinserimento lavorativo (demandato ai Centri per l'Impiego),di inclusione sociale, di sostegno alla genitorialità, di interventi educativi; la definizione e l’individuazione dei Progetti di Utilità Collettiva (PUC)cui i beneficiari del Rdc sono chiamati a partecipare. Questi progetti rappresentano un momento di partecipazione attiva, durante i quali i beneficiari riescono anche a valorizzare il proprio ruolo, “restituendo”, in altro modo, alla collettività una parte di quanto questa ha deciso di offrirgli. Le Assistenti sociali hanno pertanto individuato i beneficiari tenuti a partecipare a tali progetti di utilità collettiva (PUC) che devono essere realizzati nell'ambito del Comune di residenza dei beneficiari stessi. In tal senso i Comuni del Distretto RM 6.1 hanno stabilito di gestire autonomamente tali progetti attraverso le risorse economiche che il Distretto, tramite l'Ufficio di Piano, trasferisce ai Comuni con apposito atto di delega. Rimane invece in capo al Distretto, ed in particolare all'Ufficio di Piano, attraverso l'interfaccia con l'Ufficio per il Contrasto alla Povertà, l’attività di coordinamento dei Referenti PUC dei Comuni e la Rendicontazione Generale assegnata al Distretto (comprese le quote trasferite ai Comuni).
“Si tratta di un lavoro estremamente complesso e a più sfaccettature che ha richiesto e richiede costantemente un lavoro di rete impegnativo a livello distrettuale, regionale e nazionale” dichiara Tiziana Salmaso, assessora alle Politiche Sociali del Comune di Grottaferrata, capofila del Distretto Socio-Sanitario Rm 6.1 per il quale è doveroso sottolineare l'intensa attività dell'Ufficio di Piano sotto il coordinamento della dottoressa Patrizia Pisano”.
“Un lavoro corale che coinvolge Comuni, Centri per l'Impiego, Regione, Inps, Ministero delle Politiche Sociali e i beneficiari destinatari finali del RdC– ha aggiunto il sindaco di Grottaferrata, Luciano Andreotti - i quali rappresentano il Centro dell'attività che il distretto mette in campo costantemente insieme ai Comuni del Distretto RM 6.1 e per il quale ringrazio sentitamente i colleghi sindaci e gli assessori competenti di Frascati, Colonna, Rocca di Papa, Monte Porzio, Monte Compatri, Rocca Priora che assieme a noi stanno portando al giusto compimento la cosiddetta fase 2 che sarà decisiva per la buona riuscita del piano di contrasto alla povertà alla radice dell’attivazione del Reddito di Cittadinanza”.