(ASI) Perugia - Non possiamo permetterci una Nazione senza cinema e teatri, senza librerie, editori, promotori, distributori di libri, traduttori, parchi divertimento, senza spettacoli, senza concerti, senza produzioni cinematografiche, senza musei, senza gallerie d’arte.
Ieri mattina , venerdì 30 ottobre rispettando le regole anticontagio, a Perugia , Piazza Italia , manifestazione dei lavoratori dello Spettacolo con i Rappresentanti Sigle Sindacali (GCIL –SCL , Fist – Cisl., UILCOM – UIL per chiedere un intervento urgente sul settore, dopo la chiusura dei teatri fino al 24 novembre dall’ultimo DPCM
Il nuovo DPCM chiude al pubblico i teatri e destabilizza ulteriormente il mondo della cultura e tutte le sue categorie , fino ai circensi , Luna Park. In questo momento di grave crisi dovuta alla pandemia da Covid, tutti i lavoratori del settore spettacolo vivono una situazione estremamente difficile , ma destabilizzare questo mondo della Cultura è estremamente pericoloso.
Per i lavoratori dello spettacolo, troppo spesso ignorati: per gli attori e gli artisti, uomini e donne che lavorano; e anche per tutti quegli occupati nei settori dello spettacolo, che sono anche fonici, tecnici, elettricisti, allestitori, artigiani, impiegati.
L’ultimo DPCM ha cancellato totalmente il precedente accordo firmato con il Governo dalle Orgnizzazioni Sindacali e da tutte le Parti Sociali che forniva a tutte le categorie il modo di operare identificando i criteri di sicurezza. Oggi , al contrario di quello sottoscritto il nuovo DCPM ha cancellato tutto mettendo in ginocchio (Teatri , Cinema, spettacoli viaggianti, luna park, e tutte le categorie di lavoratori che ruotano attorno al sistema Cultura.
Non possiamo permetterci una Nazione senza cinema e teatri, senza librerie, editori, promotori, distributori di libri, traduttori, parchi divertimento, senza spettacoli, senza concerti, senza produzioni cinematografiche, senza musei, senza gallerie d’arte.
Rosario Murro per Agenzia Stampa Italia