(ASI) “Rimane incomprensibile l’accanimento del Governo sullo sport italiano. Parliamo di palestre, piscine, gestori ed impianti pluridisciplinari - soprattutto dello sport di base - rimasti bloccati per mesi con gravi ricadute sulla socialità e sull’economia diffusa.
Strutture peraltro che si sono fermate caricandosi sulle spalle costi e spese vive senza l’aiuto dello Stato che al contrario avrebbe dovuto risarcire con risorse a fondo perduto come anche da noi richiesto. Non vorremmo che questa settimana ‘sospesa’ - dove il Governo ha preso tempo su piscine e palestre - portasse ad una nuova stretta per il mondo dello sport. Gli impianti sportivi sono in grado di rilevare la temperatura all’ingresso e mantenere il distanziamento. Ci sono già, quindi, i protocolli necessari che definiscono bene quello che si può fare e con quali regole. Va garantito a tutti, bambini, giovani, anziani, diversamente abili che si sottopongono spesso anche ad una terapia quotidiana, di praticare l’attività sportiva. Da sempre la più sana tra le aggregazioni sociali, pur se questa volta temporaneamente distanziata. Altre chiusure sarebbero quindi davvero ingiustificate”. E’ quanto dichiara in una nota Fabio Rampelli, vicepresidente della Camera e deputato di Fdi.