(ASI) "A Dante dobbiamo l'idea di un'Italia intesa come come civiltà, un'idea contemporaneamente nazionale e universale. Dante ha lasciato il segno nella nostra identità: più del 90% del nostro lessico fondamentale era già in uso nelle sue opere. Dante è un simbolo universale, che ha plasmato il nostro popolo in Nazione.
Chiediamo, quindi, al ministro Di Maio di aumentare gli stanziamenti previsti per gli Istituti Italiani di Cultura per promuovere la cultura italiana attraverso l'insostituibile strumento della lingua e lanciamo un appello al ministro Dadone per la salvaguardia dell'italiano nel linguaggio della pubblica amministrazione, evitando l'uso di inutili inglesismi, come già chiedemmo in una mozione, approvata, a prima firma del Vicepresidente della Camera Fabio Rampelli."
Così il capogruppo di FDI in commissione Cultura e responsabile Cultura del partito, deputato Federico Mollicone, in occasione dell'apertura delle celebrazioni per il settecentesimo anniversario della morte di Dante Alighieri.



