(ASI) ROMA, – “Il Decreto Rilancio, che oggi con l’ok del Senato il Parlamento ha convertito in legge, rifinanzia e potenzia le misure messe in campo nel dl Cura Italia e fornisce garanzie pubbliche contenute nel dl Liquidità. Si tratta di un provvedimento importante e straordinario, che mira a rafforzare la rete di protezione costruita in questi mesi difficili a tutela di lavoratori e imprese”.
Lo affermano in una nota i senatori del MoVimento 5 Stelle della commissione Lavoro di palazzo Madama. “Il decreto stanzia 25 miliardi di euro per rifinanziare ammortizzatori sociali e strumenti di sostegno al reddito per i lavoratori dipendenti, autonomi e i professionisti iscritti alle casse di previdenza privata – osservano - e introduce una novità importante: il Reddito di emergenza per chi è piombato in difficoltà a causa dell’emergenza; proroga quindi le norme sul divieto di licenziamento fino ad agosto e istituisce il Fondo per le Nuove competenze attraverso il quale sosteniamo, a costo zero le aziende in difficoltà, che avviano percorsi di riqualificazione professionale delle risorse umane e che consente di raggiungere un duplice scopo: rendere più competitive le imprese e potenziare il capitale umano, ossia le abilità dei lavoratori, che sono il patrimonio più importante per ciascuna azienda”. “Questo governo – sottolineano i senatori del M5S - ha compiuto uno sforzo immane, in un momento delicatissimo per il Paese e i cittadini, e ha gettato le basi, a partire da questo provvedimento, per l’avvio di riforme strutturali importanti. In questo contesto, si inserisce la semplificazione di iter e procedure per la cassa integrazione in deroga, che dal 18 giugno viene direttamente erogata dall’Inps ai lavoratori nella misura del 40%”. “Si tratta di un primo importante tassello di un mosaico ben più ampio, possibile grazie all’impegno del MoVimento 5 Stelle e all’infaticabile ministro del Lavoro Nunzia Catalfo, che ha già avviato un percorso partecipato per arrivare a una riforma degli ammortizzatori sociali, un sistema basato finora su strumenti eterogenei e procedure farraginose, completamente sganciate da percorsi di riqualificazione dei lavoratori, che, invece, possono rappresentare un valido aiuto nella ricerca di una nuova occupazione”, concludono i senatori del MoVimento 5 Stelle.