(ASI) Non serve una nuova legge nazionale contro l’omofobia, come il ddl Zan, non servono leggi regionali rivolte solo contro alcune discriminazioni e violenze, quelle determinate dall’orientamento sessuale e dall’identità di genere, come la legge approvata in Umbria nella scorsa legislatura regionale, la n.3 dell’11 aprile 2017.
Ogni cittadino italiano è già tutelato da qualsiasi tipo di discriminazione e violenza, a prescindere dalle sue condizioni e opinioni personali.
Il quadro normativo italiano, nella sua Carta fondante e grazie al Codice Penale, offre strumenti adeguati a combattere discriminazioni e violenze, prevedendo aggravanti specifiche, senza pericolo di creare categorie di persone diversamente tutelate rispetto ad altre.
Al tempo stesso, le nostre leggi garantiscono libertà di opinione e di parola: un diritto che sarebbe molto pericoloso indebolire, inserendo norme punitive riguardanti le diverse opinioni che legittimamente e democraticamente arricchiscono e approfondiscono il dibattito pubblico.
E’ doveroso l’impegno educativo a tutti i livelli affinchè ogni forma di violenza, discriminazione e intolleranza resti estranea alla nostra società, nella quale la dignità di ogni persona in tutte le condizioni e la libertà di opinione debbono restare pilastri fondanti condivisi.
Per tutto questo non solo siamo vicini alle Sentinelle in Piedi nella loro manifestazione di sabato 11 luglio 2020, ma rivolgiamo anche un invito alle forze politiche ad opporsi all’approvazione del ddL Zan e ad impegnarsi per l’abrogazione dell’iniqua legge regionale n.3 dell’11 aprile 2017.
Così in una nota il Coordinamento Associazioni Umbria 2020
Associazione Esserci
Associazione Eticamente
Associazione Nazionale Famiglie Numerose – Umbria
Liberalidea
Movimento per la Vita – Umbria
Nova Civilitas
Ora et Labora in Difesa per la Vita