(ASI) "Ogni attività che chiude genera dei fantasmi, e questo perchè nella stragrande maggioranza dei casi vengono richieste somme ben al di là della capacità contributiva, soprattutto per via delle imposte obbligatorie, anche se il reddito è basso (vedi minimali INPS) o non si riesce a incassare fatture (vedi mancato rilascio del DURC).
Fantasmi ex dipendenti che avendo perso il loro lavoro rimarranno nell’ombra accettando un lavoro in nero. Fantasma l’ex imprenditore che inseguito dall’Agenzia delle Entrate – Riscossioni e dalle banche lavorerà nell’ombra pur di sopravvivere. Rifletta bene, quindi il ministro Gualtieri chi si è schierato contro una sanatoria tombale delle cartelle. Fa male ai piccoli strozzati ma quello che è peggio fa male al Paese. Più persone sono costrette a vivere nell'ombra, maggiore sarà la concorrenza sleale verso coloro che resistono alla luce. A chi sostiene che non è detto che a una sanatoria corrisponda una riemersione, rispondo soltanto che non ho mai conosciuto nessuno che avendo avuto una propria attività è felice di vivere come un fantasma e di espedienti. E dietro questi fantasmi non dimentichiamo mai ci sono famiglie e figli da sostenere. Il Paese avrà bisogno di tutti per poter ripartire, altrimenti ci ritroveremo con un welfare insostenibile e di Comuni, specie quelli piccoli, completamente privati di micro imprese, di botteghe e di negozi di vicinato, con tutto ciò che ne consegue". Lo dichiara Lino Ricchiuti, viceresponsabile nazionale Imprese e mondi produttivi di Fratelli d’Italia.