(ASI) “Il 27 giugno del 1980 è una giorno che resterà sempre nella memoria civile del nostro Paese. Se a 40 anni di distanza è un dovere mantenere vivissimo il ricordo indelebile delle vittime e costante la vicinanza alle loro famiglie, altrettanto doveroso è proseguire nella ricerca di una verità piena e definitiva sull’accaduto.
È una data che si inserisce in un tempo, e in particolare in un anno, che ha segnato la storia d’Italia. Azioni terroristiche, stragi e omicidi che hanno tentato da diversi fronti di mettere a repentaglio la stabilità delle istituzioni, le quali tuttavia hanno saputo reagire preservando la nostra democrazia. Un anno tremendo che ha inciso la coscienza di ogni cittadino che ha vissuto quel periodo.
Un momento della storia all’interno del quale anche i fatti di Ustica continuano a meritare il massimo dell’attenzione e dell’impegno da parte di tutti. Lo si deve in primo luogo alle vittime, a Voi, loro famigliari colpiti da un dolore che non può spegnersi.
Ricordare non può essere un esercizio retorico. Significa sapere che ciò che siamo oggi è attraversato anche dal sacrificio di vite innocenti che hanno il diritto di continuare ad essere riconosciute come tali. Ne va della qualità della nostra convivenza civile.
Ustica fa parte pienamente della nostra storia comune e per questo ringrazio tutti Voi che negli anni ne avete tenuta viva la memoria”.
Così il Ministro della Difesa Lorenzo Guerini in una lettera inviata a Daria Bonfietti, Presidente dell' associazione dei parenti delle vittime della Strage Ustica.