(ASI) “La troika in missione in Grecia riproduce per l'ennesima volta la ricetta dell'abbassamento dei diritti dei lavoratori e dell'abolizione del contratto nazionale di lavoro”.
E' quanto afferma, in una nota, il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, in merito alle pressioni del Fmi, Ue e Bce alla Grecia per cancellare il contratto collettivo di lavoro, “subordinando gli interventi contro la crisi a questi iniqui provvedimenti”.
"Si fa sempre più strada l'idea - aggiunge il segretario Camusso - che la spesa pubblica, anche europea, sia dedicata al salvataggio delle banche e negata per sostenere il lavoro e la crescita. C'è adesso un salto di qualità nella ricetta della troika che dopo aver colpito pesantemente il lavoro pubblico adesso punta alla cancellazione del contratto nazionale di lavoro. Una stessa ricetta che ritroviamo nelle manovre del nostro governo che da una parte blocca i contratti pubblici, nega la contrattazione, dedica solo ai lavoratori pubblici il contributo di solidarietà e dall'altra con l'articolo 8 punta a cancellare diritti e tutele di tutti i lavoratori. Nell'esprimere tutta la nostra vicinanza al sindacato greco, vogliamo sottolineare come il pensiero unico contro il lavoro, in particolare quello pubblico, cancelli il welfare europeo preferendo così dare ragione a chi ha provocato la crisi. Il governo italiano, privo di autonomia, ripercorre questa stessa dannosa strada. Vi è un'altra idea che guarda alla crescita, alla coesione, alla funzione di salvaguardia e sviluppo del lavoro pubblico e del welfare. Sono le ragioni di protesta e di proposta alla base della manifestazione nazionale dei lavoratori pubblici e della conoscenza (scuola, università e ricerca) in programma sabato 8 ottobre a Roma dietro le parole 'Pubblico è futuro'".