(ASI) Roma – “Nel Dl Rilancio, in oltre 400 pagine, non c’è nessuna risposta alle tante richieste delle imprese del settore logistico-portuale. Nonostante abbiano continuato a lavorare senza sosta, garantendo l’approvvigionamento del Paese, le imprese hanno subito cali importanti di fatturato e ora hanno necessità di interventi.
Non c’è traccia, in tante pagine di decreto, di misure per la liquidità, per il sostegno all’occupazione, al reddito dei marittimi italiani e comunitari penalizzati dallo stop delle navi, di sgravi per le imprese di cabotaggio e di provvedimenti strutturali per un comparto che ha visto perdite di traffici fino anche al 70% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. All’art. 209, a esclusione di un’iniezione di liquidità a Tirrenia-Cin, non c’è alcun stanziamento che riguardi le imprese del cabotaggio, fortemente penalizzato dal prolungato lockdown. Se non si immette liquidità, subito, senza incassi, il governo dovrà prendersi la responsabilità di aver distrutto la flotta italiana e, facendo figli e figliastri, di aver creato tensione tra l’armamento nazionale: le misure devono essere eque e per tutti”.
Lo dichiara il deputato della Lega e responsabile nazionale Infrastrutture Edoardo Rixi.