(ASI) Roma - “Dalle grandi emergenze si esce con le grandi scelte e ci aspettiamo che il decreto che il Governo si sta per varare per affrontare gli effetti del coronavirus sulla economia del paese, assuma la decisione di ridare all’Italia un vettore di bandiera, analogamente a tutti i paesi europei”.
A dichiararlo il Segretario Generale, Claudio Tarlazzi, e il Segretario Nazionale, Ivan Viglietti, della Uiltrasporti, che proseguono:
“Il Trasporto Aereo era già al collasso prima che il coronavirus comparisse, per mancanza di interventi di riforma che chiediamo da tempo. L’emergenza sanitaria ha solo accelerato un epilogo annunciato. Ciononostante, Alitalia sta volando in tutto il mondo per recuperare e riportare a casa i nostri connazionali bloccati in altri paesi: in queste ore si stanno decollando voli-soccorso per Caraibi, Maldive, Varsavia, Tunisi, Praga e molte altre destinazioni.
“In un settore come quello del Trasporto Aereo che rappresenta il 3% del Pil del Paese, è necessario e urgente costituire una nuova compagnia di bandiera adeguatamente strutturata e capitalizzata. Chiediamo e auspichiamo che l’imminente decreto lo preveda, insieme a misure per gli ammortizzatori sociali a tutela dell’occupazione di tutto il settore; per l’adeguato rifinanziamento del Fondo di Solidarietà; per l’introduzione di regole di concorrenza sul mercato domestico che riequilibrino la catena del valore tra gli stakeholder del settore; ed infine per l’istituzione di un sostegno legislativo antidumping salariale, che identifichi il Ccnl di settore quale riferimento minimo retributivo.
“Queste sono le azioni urgentissime che chiediamo per salvare il Trasporto Aereo italiano e che ci aspettiamo dal Decreto del Governo, affinchè i nostri connazionali all’estero non siano abbandonati ed il settore non sia distrutto, ma possa ripartire con slancio alla fine di questa tragica emergenza senza essere più terreno di conquista straniera.